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martedì 23 luglio 2024

Per l'unità contro la repressione. Giù le mani dalle compagne e dai compagni

 


Nella prima mattinata di mercoledì la Polizia si è recata presso le abitazioni di alcune compagne e compagni del SiCobas di Napoli, del Laboratorio Politico Iskra e del Movimento Disoccupati 7 Novembre per notificare la messa in atto di provvedimenti giudiziari per contestate reati di resistenza, lesioni personali, danneggiamento, manifestazione non autorizzata.

Per quattro di essi, su diciotto indagati, è scattato l'obbligo di firma per tre giorni alla settimana.

I reati contestati si riferiscono alla manifestazione del 13 febbraio, durante la quale sono stati caricati dalle forze dell'ordine i compagni in presidio alla Rai di Napoli in solidarietà con la Palestina, con numerosi feriti, cui abbiamo espresso nelle ore successive la nostra solidarietà.

A febbraio come oggi, non possiamo che ribadire la nostra solidarietà, piena ed incondizionata, alle avanguardie colpite da questi provvedimenti repressivi, ribadendo al tempo stesso la necessità sempre più stringente di un'unità dinnanzi alla repressione e non solo, rilanciando percorsi unitari delle avanguardie.
Consapevoli delle rispettive differenze e divergenze, che non devono essere ostacolo ad un lavoro comune, per una risposta unitaria dinnanzi alla repressione e soprattutto per il rilancio di una nuova stagione di lotte e di protagonismo di classe quale migliore risposta alla repressione dei governi espressione delle classi dominanti. Per un capovolgimento dei rapporti di forza tra le classi ed il potere dei lavoratori, l'unica risposta possibile contro guerre e sfruttamento.

Partito Comunista dei Lavoratori