♠ in Elezioni comunali,elezioni politiche,Merola,PD,scuole materne,scuole private,sinistra rivoluzionaria at 06:55
COMUNICATO STAMPA
Una valanga di indignazione ha colpito il provvedimento di
Merola e la sua delibera per far pagare la frequenza dei bambini delle materne
comunali. Verrebbe da dire: care compagne e cari compagni, l’indignazione va
bene, ma non possiamo stupirci di nulla.
Forse non è elegante, ma autocitarsi a volte è necessario:
nel 2016 abbiamo deciso di non votare Merola neanche al ballottaggio. Altri,
anche fra chi oggi si indigna allora decise altrimenti.
Allora decidemmo che non potevamo consegnare i voti delle
lavoratrici e dei lavoratori e le loro famiglie, che ci avevano sostenuto, ad
un sindaco di destra amico di costruttori e banchieri, impregnato di cultura
padronale.
Al contrario già allora il nostro candidato sindaco
rispondeva a chi glielo chiedeva che contrastare Merola voleva dire battersi
per l’istruzione universale e gratuita, un bene di prima necessità. (vedi:
https://pcl-bologna.blogspot.it/2016/05/intervista-rilasciata-dal-candidato.html)
Fummo facili profeti.
Oggi questo sindaco piccona la scuola pubblica continuando
i finanziamenti alle scuole private, anche se bocciati dalla maggioranza dei
partecipanti al referendum in favore della scuola pubblica del 2013; riducendo
il servizio dei nidi comunali a vantaggio di quelli privati (sovvenzioni alle
famiglie che li frequentano dal maggio 2017); e visto che la coperta si fa
sempre più corta, Merola si è fatto due
conti e ha avuto la “brillante” idea di far pagare la frequenza delle scuole
comunali.
La lavoratrici e i lavoratori, sempre più impoveriti dalla
crisi e dal taglio dei servizi, anche quelli essenziali come la scuole, non
possono più farsi ingannare. Il Partito Comunista dei Lavoratori continuerà a
metterli in guardia da truffatori cialtroni come Merola, e il partito, il PD,
che li sostiene.
Non basta neanche indignarsi ogni tanto, per poi tornare a fare
da stampella alle amministrazioni targate PD.
Non servono neanche riformismi e populismi di sinistra, apparentemente
radicali finché si tratta di fare propaganda elettorale, ma poi solo capaci di
governare le politiche antipopolari dovute alla miseria che il capitalismo
destina ai lavoratori
Solo la costruzione di una sinistra di classe, schierata sempre e dovunque dalla parte
dei lavoratori, impegnata nella unificazione delle loro lotte e resistenze
sociali, a partire dalle rivendicazioni più semplici può invertire la dinamica
distruttiva delle loro condizioni di vita
Solo una sinistra
rivoluzionaria può ricondurre ogni lotta di opposizione e di resistenza
all'unica prospettiva di alternativa vera: un governo delle lavoratrici e dei
lavoratori.
E’ per una sinistra rivoluzionaria la prospettiva
per cui in ogni caso si batte il
Partito Comunista dei Lavoratori.
Una prospettiva che vogliamo
sia presente e riconoscibile, nelle forme possibili, alla prossime elezioni
politiche.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - SEZ. DI BOLOGNA