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Immondizia misogina

 


La visione del mondo di Beppe Grillo

Beppe Grillo ha rappresentato a reti unificate con rara sincerità la propria visione del mondo. Un mondo in cui tutto torna da sempre. Una ricca famiglia borghese guidata dal polso fermo del patriarca; il giovane rampollo di famiglia che scorrazza in Costa Smeralda, forse un po' esuberante ma innocente per definizione; la donna “consenziente” che gli rovina la vita inventandosi lo stupro otto giorni dopo, per questo maledetta via Facebook, con tanto di grida sconnesse e vene rubiconde. Infine l'appello sdegnato alla complicità del peggior maschilismo: «Non vi sembra strano? È strano!!».
“Strano” è lo stupro di una diciannovenne, normale il candore del figlio, magari coglione ma immacolato. Lo garantisce il padre e questo basta, come si trattasse di una proprietà.

Difficile immaginare tanta immondizia in così poche parole, e tanta ignoranza della vita vera. Eppure per una volta ha davvero parlato Grillo. Non un comico ma un tragico misogino. Non l'Elevato ma il maschio del piano terra. Non il profeta dell'ecologia ma un uomo di merda.

Questo è il capo indiscusso del principale partito parlamentare, su cui si appoggia Draghi come già Conte. Il Garante del Movimento Cinque Stelle è anche il garante della Repubblica. La società borghese ha trovato in fondo il suo specchio, come il patriarcato che ha ereditato.

Partito Comunista dei Lavoratori