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Un altro studente ucciso dall'alternanza scuola-lavoro

 


Lottiamo contro la scuola al servizio del capitalismo e contro le leggi di precarizzazione. Per una mobilitazione studentesca nazionale

Giuseppe Lenoci aveva 16 anni, e come Lorenzo Parelli è morto da studente durante il percorso di alternanza scuola-lavoro.

Già le sentiamo e le vediamo: le lacrime da coccodrillo di tutta la stampa, istituzioni borghesi, e partiti padronali, gli appelli del Ministro Bianchi alla costruzione dei “tavoli tecnici per la maggiore sicurezza in formazione”, le mille parole di lutto per i prossimi tre giorni, le promesse che “mai più” si ripeterà un fatto tanto grave... L’ipocrisia elevata al quadrato di un sistema criminale e fallito, e che tuttavia è capace di strappare la vita a giovani, studenti e lavoratori. Ogni giorno.

Giuseppe e Lorenzo sono stati ammazzati, come vengono ammazzati ogni giorno lavoratrici e lavoratori nei posti di lavoro: dallo sfruttamento, dagli orari folli, dalla mancanza di condizioni di sicurezza, dalla mancanza di tutele e diritti. Giuseppe e Lorenzo non sono morti per una tragica fatalità, ma dalla subordinazione della scuola alla logica dell’impresa e del profitto. Una logica che va ribaltata, se non vogliamo più piangere i nostri morti.

Ma al di là della retorica nauseabonda e dei piagnistei di istituzioni, partiti borghesi e media, la migliore risposta a ciò che è accaduto la stanno già dando studentesse e studenti nelle piazze, nelle scuole, nelle mobilitazioni. Come è stato nelle scorse settimane, nonostante la vergognosa repressione della polizia, e come sarà il 18 febbraio con la manifestazione nazionale a Roma.

Occorre che le organizzazioni del movimento operaio scendano in piazza con gli studenti a sostegno delle loro richieste.

Via l'attuale alternanza scuola lavoro! Via le leggi di precarizzazione del lavoro, sostenute da tutti i governi, che hanno rovinato la vita di una generazione! Il capitalismo è sfruttamento e morte.

Solo un'alternativa anticapitalista, solo un governo dei lavoratori e delle lavoratrici può liberare il futuro.

L'unità di lotta tra studenti e operai è la via per imporlo. Le mobilitazioni del 18 febbraio devono avviare una svolta.

Partito Comunista dei Lavoratori