Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime la massima solidarietà e vicinanza alle/agli student3 che stanno occupando diverse scuole medie superiori di Bologna.
Le/gli student3 sono oggetto da parte degli organi amministrativi delle scuole di una vera campagna fatta di minacce, denunce e provvedimenti sia amministrativi che sul voto di condotta con la conseguenza del rischio di perdita dell’anno scolastico o l’impossibilità di accedere all’esame di maturità.
È la scuola del ministro Valditara con la sua riforma, quella delle scuole efficienti e competitive nel formare menti obbedienti e di “buona condotta”. Quelle stesse regole a cui tutti i governi che si sono succeduti, di ogni colore politico, sono venuti meno quando hanno messo a repentaglio il diritto allo studio mediante tagli e disinvestimenti nella scuola con la conseguenza di un fortissimo abbandono scolastico.
Invece l3 student3 che scioperano e occupano non solo dimostrano di avere a cuore la scuola ma anche di “fare scuola”. Infatti, stanno dando una dimostrazione di critica e resistenza ossia proprio quello che la scuola dovrebbe insegnare.
Essi stanno costituendo un presidio resistente contro la riforma della scuola del ministro Valditara e le sue misure repressive (condotta>) e reazionarie (studio della Bibbia), contro il progetto autoritario e poliziesco del governo contenuto nel DDL ex1660, il Decreto sicurezza, che reprime le lotte sociali e solletica la parte più retriva della popolazione e delle forze dell’ordine, contro il progetto del cosiddetto “riarmo” europeo, ossia il massiccio aumento delle spese militari a danno dello stato sociale (sanità, scuola ecc.…) ed infine contro la complicità di governo, istituzioni ed enti, tra cui le università cono lo stato sionista responsabile dell’occupazione della Palestina, del genocidio di Gaza e della pulizia etnica sia a Gaza che in Cisgiordania.
Una condotta esemplare e di cui il sistema scolastico dovrebbe essere orgoglioso.
Le/gli student3non possono essere lasciat3 sol3. Occorre innanzitutto riunire intorno a loro tutte le realtà che si stanno battendo per le loro stesse ragioni. Questo però non è sufficiente. Occorre costruire in fronte unico di massa che unisca lavoratrici/ori, student3e tutti i settori oppressi della società a cominciare dal movimento delle donne, su una piattaforma anticapitalista. Solo questa grande forza che si basa sulle organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, delle studentesse e degli studenti e tutti gli altri settori sociali, puo cambiare i rapporti di forza tra le classi, aprire il varco ad una stagione nuova potenzialmente in grado di condurre ad un’alternativa di società.
Beninteso, nessun governo, di qualsiasi colore politico, fosse pure di “sinistra” può garantire le conquiste sociali e civili che si potrebbero raggiungere in questo modo. Solo un governo di tipo nuovo perché basato sulle organizzazioni di massa e non pencolante nel putrido sistema politico borghese potrebbe assicurare la difesa di queste conquiste: il governo delle lavoratrici e dei lavoratori
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
SEZ. DI BOLOGNA