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Gli "onesti" arraffatori del M5S

♠ in , at 08:45
Apprendiamo da un articolo di giornale che i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle si trovano in questi giorni a incassare, durante varie assemblee con i loro simpatizzanti, duri attacchi contro la mancata riconsegna dello stipendio da consiglieri oltre la quota sbandierata in campagna elettorale, 2.500 euro.
Non siamo sorpresi: una volta assicurato lo scranno, i rappresentanti del M5S confermano la natura sociale del loro partito, che non manca di girare le spalle ai lavoratori e alla povera gente che li ha votati illudendosi di aver trovato finalmente l'alternativa ai partiti dominanti, servi di banchieri e industriali e marci fino al midollo. Il populismo reazionario, razzista, legalitario quando conviene di Grillo e dei suoi non è alternativo al populismo di Renzi e alle politiche del PD. Lo conferma, senza ombra di dubbio, l'amministrazione comunale grillina a Parma.
Il nostro partito ha sempre rivendicato, al contrario, uno stipendio per qualsiasi carica politica che non vada oltre il salario di un buon operaio. Sarà questo lo stipendio massimo che tratterranno i nostri compagni se eletti alle comunali di Bologna. Un livello che molti militanti del PCL, al contrario dei consiglieri grillini e del loro capo milionario, faticano a raggiungere pur lavorando tutti i giorni.
Al contrario dei parlamentari grillini, mai verseremo alcun fondo alle imprese, grandi o piccole che siano: come già facciamo oggi coi nostri scarsi mezzi, investiremo ogni fondo possibile per sostenere la lotta e l'autorganizzazione dei lavoratori, in primis nelle casse di resistenza, contro i licenziamenti e per portare avanti gli scioperi.
Come comunisti, rivendichiamo un governo a buon mercato, che non sia una mangiatoria senza fondo per corruzione, arricchimento personale e favori ai capitalisti. Ma l'unico governo a buon mercato potrà essere quello dei lavoratori, il governo della maggioranza della società, e non l'attuale dittatura “democratica” di industriali e banchieri, alla quale i grillini si piegano come tutti gli altri partiti presenti in consiglio regionale e in parlamento.


Partito Comunista dei Lavoratori - Coordinamento regionale Emilia-Romagna