La scuola pubblica è laica per definizione, cioè non appartiene ad alcuna religione o chiesa, malgrado ciò che pensino le gerarchie cattoliche ed il sindaco Merola che, temendo di perdere voti, si è immediatamente "scusato" con la Curia per questa sentenza.
Certo, è un brutto colpo per chi è abituato ad imporre ad altri le
proprie credenze,come dimostra la pretesa del Vaticano di decidere le
modalità di votazione del Senato della Repubblica sulle unioni civili,
ma forse è meglio che si abituino a trovare una sempre più forte
resistenza alle loro volontà da parte di un fronte laico che non vuole
più sopportare.
A nulla valgono i richiami che arrivano da varie parti per la ricerca di una pluralità religiosa:la scuola deve essere laica e libera da imposizioni religiose. Peraltro la religione cattolica mantiene il privilegio di avere nella scuola pubblica insegnanti scelti dai vescovi, ma pagati coi soldi di tutti.
La sentenza del TAR è quindi assolutamente condivisibile nella sua banalità. La libertà religiosa in Italia è non solo garantita, ma ampiamente finanziata, basta ricordare i finanziamenti istituzionali che a vario titolo riceve la Chiesa cattolica (e in misura minore altre confessioni).
La battaglia politica e culturale per scuola ed istituzioni laiche ha quindi segnato un piccolo punto a favore, ma è solo all'inizio. In questo senso va anche la richiesta al prossimo sindaco di Bologna del rispetto dell'esito del referendum consultivo di due anni fa sull'abolizione dei finanziamenti pubblici alle scuole private. In questa lotta il Partito Comunista dei Lavoratori non mancherà di fare la sua parte.
A nulla valgono i richiami che arrivano da varie parti per la ricerca di una pluralità religiosa:la scuola deve essere laica e libera da imposizioni religiose. Peraltro la religione cattolica mantiene il privilegio di avere nella scuola pubblica insegnanti scelti dai vescovi, ma pagati coi soldi di tutti.
La sentenza del TAR è quindi assolutamente condivisibile nella sua banalità. La libertà religiosa in Italia è non solo garantita, ma ampiamente finanziata, basta ricordare i finanziamenti istituzionali che a vario titolo riceve la Chiesa cattolica (e in misura minore altre confessioni).
La battaglia politica e culturale per scuola ed istituzioni laiche ha quindi segnato un piccolo punto a favore, ma è solo all'inizio. In questo senso va anche la richiesta al prossimo sindaco di Bologna del rispetto dell'esito del referendum consultivo di due anni fa sull'abolizione dei finanziamenti pubblici alle scuole private. In questa lotta il Partito Comunista dei Lavoratori non mancherà di fare la sua parte.