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Tsipras privatizza l'acqua

Non c'è limite al peggio. Il 28 settembre il governo Tsipras ha ottenuto il via libera del Parlamento (152 voti a favore, 141 contrari) per la privatizzazione delle municipalizzate dell'acqua potabile di Atene e Salonicco. Era una delle tante condizioni poste dai creditori strozzini per dare al governo greco l'ennesima tranche di “aiuto” di 2,8 miliardi di euro. La privatizzazione dell'acqua serve in altri termini per pagare i creditori.
Non è tutto. I creditori hanno ottenuto da Tsipras la presidenza del nuovo fondo privato in cui confluiranno le società oggetto di privatizzazione (EESP): il presidente del fondo sarà infatti il francese Jacques Le Pape, già assistente di Christine Lagarde (attuale direttore generale del FMI) ed ex ministro delle finanze francese. L'accordo tra Tsipras e creditori prevede che il Fondo controllerà le aziende dell'acqua potabile per 99 anni.
Naturalmente la privatizzazione comporterà licenziamenti e peggioramento delle condizioni dei lavoratori coinvolti. Per questo sotto il Parlamento, nel giorno delle votazioni, hanno sfilato migliaia di lavoratori con cartelli di protesta piuttosto eloquenti: ”Ora venderete anche l'Acropoli!”. George Sinioris, capo dei lavoratori dell'azienda di acqua potabile ha dichiarato: "Stanno svendendo la ricchezza e la sovranità della nazione”.
Alle sinistre italiane che continuano imperterrite a sostenere Tsipras chiediamo semplicemente: “Sino a quando?”. L'esperienza dei fatti dimostra una volta di più il clamoroso fallimento del riformismo. Solo una prospettiva di rottura rivoluzionaria può liberare gli sfruttati dalla dittatura del capitale. In Grecia e in tutta Europa.


LE PROMESSE E I FATTI : 
dal sito SEL 2014

http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/limpegno-di-alexis-tsipras-se-eletto-lacqua-in-europa-sara-un-bene-comune-non-privatizzabile/ 

21 marzo 2014 / ALEXIS TSIPRAS
L’impegno di Alexis Tsipras: «Se eletto l’acqua in Europa sarà un bene comune non privatizzabile»

"L’Acqua è il bene più necessario alla vita. L’accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari sono beni critici per la salute umana e per la vita. Per questo sono definiti dei diritti umani, e i diritti umani non sono merce e quindi non commerciabili. Per questo i servizi come l’acqua e igienico-sanitari non possono essere liberalizzati.

Abbiamo bisogno di un forte impegno giuridico da parte della commissione europea su questo tema. Mentre ci avvicinano alle elezioni europee di maggio, la commissione ha ipocritamente abbracciato queste istanze popolari, mentre la Troika in Portogallo e in Grecia costringe alla privatizzazione di questi beni contro il volere dei propri cittadini. Per questo il voto di maggio è critico. Perché plasmerà per il futuro la qualità delle nostre vite.

Se sarò eletto presidente della Commissione Europea mi impegno a ad assumere l’iniziativa dei cittadini europei per il diritto all’acqua e farla inserire nella legislazione europea. Sia l’Unione europea che i singoli Stati saranno obbligati ad assicurare che tutti potranno godere del diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari forniti da un servizio pubblico e dalle municipalizzate.

La legislazione europea dovrà escludere l’acqua e i servizi igienico sanitari dal mercato e l’acqua dagli accordi commerciali. Ed infine la Commissione Europea garantirà legalmente che la distribuzione dell’acqua e e gestione delle acque reflue restino un servizio pubblico. Questo è l’impegno che la Sinistra Europea e che io mi assumo davanti ai cittadini europei."
Partito Comunista dei Lavoratori