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Caro bollette e inganni del governo, espropriare le grandi aziende energetiche

 


La necessità di una svolta radicale

5 Maggio 2022

Il governo Draghi ha presentato i due decreti varati il 2 maggio come soccorso ai redditi delle persone indigenti di fronte al caro prezzi e bollette. Ma si tratta di una grossolana bugia.

Di fronte a un calo dei salari tra il 1990 e il 2020 che non ha eguali in Europa, e un caro prezzi e bollette che non si registrava da oltre vent'anni, il governo Draghi offre ai lavoratori l'una tantum di 200 euro e il prolungamento all'8 luglio dello sconto alla pompa di 0,25 centesimi. Una miseria, che viene venduta come redistribuzione del reddito. È falso. Due sono le voci che finanziano questa elemosina. La prima è un taglio di 2 miliardi dei fondi annuali “di sviluppo e coesione sociale”, soldi destinati al riequilibrio territoriale, in particolare al Sud. Un taglio pagato dai settori sociali più poveri. La seconda è il contributo aggiuntivo una tantum sul 15% (che si somma a un precedente 10%) degli extraprofitti dei monopoli energetici. Ma i monopoli energetici (ENEL, ENI, SNAM...) hanno realizzato in un solo semestre 40 miliardi di extraprofitti (prevedibilmente a regime 80 miliardi annui). La vera notizia non è il contributo una tantum sul 25% di questa immensa ricchezza, ma il fatto che il 75% di questi 80 miliardi annui è esentato persino da questo contributo occasionale. Un fatto tanto più scandaloso se si tiene conto che l'extraprofitto è stato realizzato grazie a un meccanismo di formazione dei prezzi per cui i fornitori di energia vengono pagati in base al prezzo della fonte più cara. Mentre i costi della speculazione finanziaria scaricano sul prezzo finale pagato dal consumatore non solo gli aumenti reali ma anche quelli attesi. E pensare che questi enormi extraprofitti sono intascati prevalentemente dagli azionisti privati, quali grandi fondi finanziari (Black Rock et similia), veri campioni del parassitismo più intollerabile a spese della società.

È vergognoso che la burocrazia sindacale copra questa truffa facendo ancora una volta da scendiletto del governo Draghi.

Contro il caro prezzi e bollette è necessario battersi per rivendicazioni drastiche. Il blocco immediato delle tariffe di gas, luce, benzina. La reintroduzione della scala mobile dei salari. L'esproprio senza indennizzo e sotto controllo operaio dei grandi monopoli dell'energia: una misura di igiene sociale, ed anche una condizione decisiva per la riorganizzazione radicale del settore energetico in direzione delle fonti rinnovabili.

Per imporre queste misure è necessaria una svolta radicale. Contro l'economia di guerra, contro i piani di riarmo, contro le speculazioni del capitale occorre definire una piattaforma di mobilitazione indipendente del movimento operaio capace di unire il lavoro salariato e di aggregare attorno ad esso la maggioranza della società.

Il PCL è impegnato a far emergere nell'avanguardia di classe e tra le masse la consapevolezza della necessità di questa svolta. Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, per un'alternativa di società.

Partito Comunista dei Lavoratori