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Per uno sciopero generale di massa

 


Per la costruzione di un movimento di classe e di massa contro la guerra e le politiche di riarmo!

Volantino che distribuiremo venerdì 20 maggio durante lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base


L'invasione imperialista russa dell'Ucraina è oggi usata come pretesto per una grande campagna di riarmo da parte della NATO e degli imperialismi d'Occidente, Italia inclusa.

Le sanzioni e le spese di riarmo sono scaricate sulle condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici e delle masse popolari: da un lato ci sono aumenti delle bollette; nuovi tagli a sanità, istruzione, pensioni; ulteriori colpi all'occupazione, mentre le aziende energetiche e le banche gonfiano il portafoglio degli azionisti, con scalate di Borsa e profitti da record.

Questo sciopero, che trova la convergenza di quasi tutto il sindacalismo di base e il sostegno di gran parte della sinistra politica, sociale e di movimento, è sicuramente un fatto importante, sia per il carattere della piattaforma classista e radicale contro l’avanzare dello scontro interimperialistico e l'economia di guerra, sia per la possibilità di creare attorno a questo programma la convergenza di tante avanguardie e lavoratori e lavoratrici che non si arrendono alla gravissima e vergognosa passività della burocrazia CGIL, intenta ancora una volta a coprire il governo Draghi, dopo uno sciopero generale autoreferenziale e senza alcun seguito.

Da questo sciopero si deve investire per la costruzione di una mobilitazione di lotta generale unitaria; tutte le organizzazioni del movimento operaio, tutte le sinistre politiche e sindacali, sono chiamate a questo compito e debbono unire nell'azione le proprie forze.

Il PCL lavorerà per la costruzione di questo percorso, per far emergere la necessità di uno sciopero generale continuativo e di massa, per l'allargamento del fronte di classe, per una piattaforma d'azione che si contrapponga a tutti gli imperialismi, a partire dall'imperialismo di casa nostra.

Contro il caro prezzi e bollette è necessario battersi per rivendicazioni drastiche • No ai piani di riarmo • Blocco immediato delle tariffe di gas, luce, benzina • Controllo operaio sui prezzi • Forti aumenti salariali e reintroduzione della scala mobile dei salari • Esproprio senza indennizzo e sotto controllo operaio dei grandi monopoli dell'energia: una misura di igiene sociale ed anche una condizione decisiva per la riorganizzazione radicale del settore energetico in direzione delle fonti rinnovabili • Blocco dei licenziamenti e riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario - 30 ore pagate 40 - per redistribuire il lavoro tra tutti e tutte • Istituire una cassa nazionale di resistenza per sostenere le lotte • Occupare le aziende che licenziano, battersi per la loro nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio • Via le leggi di precarizzazione del lavoro • Controllo operaio sulla sicurezza contro le morti sul lavoro • Patrimoniale straordinaria di almeno il 10% sul 10% più ricco che finanzi sanità, istruzione, lavoro, sviluppo delle energie rinnovabili.

UNIRE TUTTE LE VERTENZE IN UNA VERTENZA GENERALE: fare come in GKN ed espandere questa esperienza lanciando un’assemblea nazionale di delegati e di delegate per decidere il percorso della lotta!

Per imporre queste misure è necessaria una svolta radicale. Contro l'economia di guerra, contro i piani di riarmo, contro le speculazioni del capitale occorre definire una piattaforma di mobilitazione indipendente del movimento operaio capace di unire il lavoro salariato e di aggregare attorno ad esso la maggioranza della società e tutti i settori di lotta.

Il PCL è impegnato a far emergere nell'avanguardia di classe e tra le masse la consapevolezza della necessità di questa svolta. Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, per un'alternativa di società.

Partito Comunista dei Lavoratori