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Domenica 17 e lunedì 18 novembre si terranno le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna. Il nostro Partito non potrà essere presente a qu...
La potenza di fuoco criminale dello Stato sionista contro il popolo palestinese si avvale del contributo italiano. Il 30 ottobre 2023, nei giorni dei primi bombardamenti a tappeto su Gaza, Il gruppo Leonardo SpA, società leader del settore militare tricolore, si accordava con Elbit Systems, azienda israeliana della difesa, per lo sviluppo di un nuovo sistema laser che le truppe possono usare per esplorare le posizioni nemiche e coordinare gli attacchi. L'accordo fa seguito alla cospicua fornitura di elicotteri militari a Israele da parte del gruppo Leonardo avvenuta nella scorsa primavera.
Non si tratta di affari “privati”, per quanto immondi. Il gruppo Leonardo – prima azienda militare in Europa e dodicesima a livello mondiale in fatto di vendita d'armi – è controllato dal “nostro” ministero dell'Economia e delle Finanze, ed anche per questo gode del finanziamento massiccio di Banca Intesa, fiore all'occhiello assieme a Unicredit del sistema bancario italiano. Questo significa che l'imperialismo italiano e il governo Meloni sono pienamente coinvolti nel massacro in corso contro la popolazione di Gaza. Lo sono non solo sul piano politico, col proprio sostegno allo Stato sionista, ma anche di fatto sul piano militare.
L'opposizione alla guerra genocida di Israele richiama dunque più che mai il dovere dell'opposizione all'imperialismo di casa nostra. L'intero movimento operaio e sindacale italiano deve battersi per boicottare ogni traffico e complicità militare col sionismo, unendosi all'azione di boicottaggio intrapreso contro Israele dai settori più avanzati del movimento operaio internazionale.