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Solidarietà agli aggrediti dalla squadraccia di Casapound

 I fascisti alzano il tiro, ma noi sapremo rispondere. Combatteremo i servi della borghesia con la forza delle nostre idee e presidiando i nostri quartieri. Il fascismo si sconfigge costruendo una società libera da oppressioni, sfruttamento e povertà. Una società dove governano i lavoratori e non il capitale

Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime massima solidarietà alle compagne ed ai compagni antifascisti che mentre affiggevano manifesti in Piazza Tommaseo sono stati oggetto di un raid punitivo da parte di una squadraccia di Casapound. Circa trenta persone armate di bastoni e coltelli che nel miglior stile fascista hanno attaccato un gruppetto di antifascisti con il chiaro scopo di intimidire e spaventare. Con questa incursione hanno gettato la maschera “buona” con cui si sforzavano di presentarsi: dietro agli aiuti agli italiani si nascondono solo prevaricazione e violenza perpetrata con metodi tipici del Ventennio.
Le richieste e le manifestazioni di chi si opponeva all'apertura di nuove sedi fasciste e alla loro legittimazione sono rimaste inascoltate; di fatto si è permesso a questi gruppi di agire indisturbati sul territorio e di organizzarsi, passando da aggressioni isolate come quella a Cinzia Ronzitti ad esibizioni pubbliche con sfoggio di retorica mussoliniana come a Casella, per arrivare a vere e proprie squadre organizzate.
Questi vigliacchi sappiano che gli antifascisti non si lasciano intimidire e non permetteranno ai fascisti di impadronirsi della città e del paese.

Il Partito Comunista del Lavoratori sarà sempre al fianco degli antifascisti e continuerà a denunciare e combattere anche i partiti che li hanno coperti, chi ha consentito che si presentassero alle elezioni mascherati in altre liste o autonomamente, chi ha attuato politiche che hanno massacrato la classe lavoratrice e le fasce più deboli.
Ma il fascismo non si combatte con gli appelli a istituzioni sorde, ma creando un ampio fronte di opposizione che si organizza e lotta sul piano politico contro l'avidità e la sopraffazione del capitalismo, dell'imperialismo e delle multinazionali; contro i governi che per mezzo di politiche reazionarie di sfruttamento e precarizzazione hanno creato le condizioni alla destra neofascista di riemergere.

Ribadiamo e rilanciamo la necessità di una partecipazione di massa al corteo del 3 febbraio, con concentramento alle ore 15 in Piazza De Ferrari, per rispondere con l'azione a queste aggressioni e a questa minaccia.
Perché il Jobs Act, la legge Fornero, il decreto Minniti-Orlando, le delocalizzazioni, le privatizzazioni, i tagli allo stato sociale hanno creato disoccupazione, precarietà, miseria, limitazione della libertà e creato l'humus su cui il fascismo prospera. È ora di dire basta, i responsabili di questo sfacelo non devono più governare. Governino i lavoratori.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Genova