La perquisizione poliziesca della sede nazionale del Partito Obrero a Buenos Aires nella mattina del 3 giugno non è solo un'aperta provocazione ma un salto dell'iniziativa repressiva.
Il governo Milei ha scatenato una campagna reazionaria mirata alla messa fuori legge delle organizzazioni piquetere e all'incriminazione dei loro dirigenti. Nel mirino c'è prima di tutto il Polo Obrero e il suo principale dirigente, Eduardo Belliboni, accusato addirittura di corruzione. La campagna di criminalizzazione si fonda sull'accusa di estorsione ai danni dei disoccupati da parte delle loro organizzazioni di lotta. Le misure più elementari di autofinanziamento della lotta per ottenere sussidi alimentari ed altri benefici sono denunciati come frode e appropriazione abusiva. Una menzogna tanto più rivoltante se si pensa che siamo in presenza di un governo che sin dal suo insediamento ha minacciato di levare ogni sussidio a chi avesse partecipato ad azioni di lotta. L'unica vera estorsione è esattamente la pratica istituzionale di Milei, e dei ministri Patricia Bullrich e Sandra Pettovello, nei confronti dei proletari argentini.
Cancellazione dei diritti dei lavoratori di aziende con cinque impiegati o meno, liberalizzazione dei licenziamenti, abolizione della liquidazione per i licenziati, estensione massiccia del precariato, divieto di riassunzione dei lavoratori licenziati per ragioni sindacali, abbattimento della copertura pensionistica, taglio drastico ai servizi sociali, privatizzazione e licenziamenti nelle aziende pubbliche: la Ley Bases del governo Milei mira a distruggere le conquiste strappate dal movimento operaio argentino e dalla organizzazioni piquetere in anni e decenni di lotte. Da qui l'attacco frontale alle organizzazioni piquetere, a partire dal Polo Obrero, che per primo il 20 dicembre scorso promosse la mobilitazione di piazza contro il governo e i suoi progetti liberticidi.
Al Partito Obrero, al Polo Obrero, alle organizzazioni piquetere, alle organizzazioni rivoluzionarie del Frente de Izquierda - Unidad va tutta la nostra solidarietà incondizionata e il nostro impegno a sostenere la loro azione di resistenza. Chiamiamo tutte le organizzazioni italiane della sinistra politica, sindacale, di movimento a mobilitarsi al fianco dei proletari argentini contro il governo Milei.
Giù le mani dal Polo Obrero, dal proletariato argentino, dalle organizzazioni piquetere!