♠ in buona scuola,sciopero at 06:06
A MAGGIO ABBIAMO COSTRUITO
UN GRANDE MOVIMENTO: sciopero del 5 maggio, boicottaggio Invalsi,
sciopero scrutini, migliaia di assemblee e presidi. Un movimento spinto e
sostenuto dal protagonismo di lavoratori e lavoratrici: nei volantini
faidate, nei flash-mobs, nei social ed in rete. Un grande movimento
costruito su obbiettivi chiari: stabilizzazione di tutti i precari
aventi diritto; no alla chiamata diretta; contro la valutazione e la
differenziazione degli stipendi. Una critica di massa all'autonomia
scolastica.
QUESTO MOVIMENTO HA PERSO UNA BATTAGLIA: il DDL è stato approvato. Non era scontato: Renzi ha vacillato. Ma è passato, contro e sopra le mobilitazioni. Anche per due nostri limiti. Siamo partiti tardi. Si è così impedito il coinvolgimento degli studenti e si è imposto una scadenza ravvicinata alle mobilitazioni (il governo ha imposto il suo testo a scuole chiuse). Ci siamo trovati isolati. Pur in presenza di conflitti diffusi, è stato l'unico movimento di massa contro il governo. Renzi ha quindi potuto tenere e forzare.
QUESTA LOTTA NON SI E’ CHIUSA. Anche il concorsone, la Moratti o il portfolio furono approvati, ma non fecero molta strada. Diverse sono le possibilità di abrogazione o intralcio della legge. Possiamo contrastare questa controriforma, nelle scuole e nelle piazze. Non bisogna semplicemente risparmiare alla scuola gli effetti più deleteri della legge 107 (come dicono CGIL CISL UIL). Non basta contrattare i “criteri” di merito. Non basta che il POF sia riportato nel collegio docenti.
BISOGNA BOICCOTARE LA LEGGE 107. Sciopero attività aggiuntive, ostacolare i Comitati di valutazione, promuovere diffide e ricorsi, applicare rigorosamente i Regolamenti. Ma la battaglia scuola per scuola non può comunque, da sola, fermare la legge: inevitabilmente produrrà differenze (tra istituti e tra docenti). Dobbiamo riprendere il movimento.
SCIOPERO DELLA SCUOLA: UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA.
Ma non basta. Come abbiamo visto nella primavera, non si vince solo nella scuola. Questo governo autoritario può esser sconfitto solo da un movimento generale. Bisogna isolare Renzi. Questo governo infatti non colpisce solo la scuola: impone il Job Act (licenziamenti, demansionamenti e controllo); limita il diritto di sciopero e assemblea; vuole disfare i contratti nazionali, per abbassare i salari e dare mano libera al padronato nel controllo sul lavoro (orari, ritmi, turni).
CONTRO IL GOVERNO, SCIOPERO GENERALE.
Per questo dal movimento della scuola deve partire un appello a tutto il lavoro, a tutte le organizzazioni sindacali, per la costruzione di un fronte generale di lotta contro tutte le politiche antipopolari del governo.
QUESTO MOVIMENTO HA PERSO UNA BATTAGLIA: il DDL è stato approvato. Non era scontato: Renzi ha vacillato. Ma è passato, contro e sopra le mobilitazioni. Anche per due nostri limiti. Siamo partiti tardi. Si è così impedito il coinvolgimento degli studenti e si è imposto una scadenza ravvicinata alle mobilitazioni (il governo ha imposto il suo testo a scuole chiuse). Ci siamo trovati isolati. Pur in presenza di conflitti diffusi, è stato l'unico movimento di massa contro il governo. Renzi ha quindi potuto tenere e forzare.
QUESTA LOTTA NON SI E’ CHIUSA. Anche il concorsone, la Moratti o il portfolio furono approvati, ma non fecero molta strada. Diverse sono le possibilità di abrogazione o intralcio della legge. Possiamo contrastare questa controriforma, nelle scuole e nelle piazze. Non bisogna semplicemente risparmiare alla scuola gli effetti più deleteri della legge 107 (come dicono CGIL CISL UIL). Non basta contrattare i “criteri” di merito. Non basta che il POF sia riportato nel collegio docenti.
BISOGNA BOICCOTARE LA LEGGE 107. Sciopero attività aggiuntive, ostacolare i Comitati di valutazione, promuovere diffide e ricorsi, applicare rigorosamente i Regolamenti. Ma la battaglia scuola per scuola non può comunque, da sola, fermare la legge: inevitabilmente produrrà differenze (tra istituti e tra docenti). Dobbiamo riprendere il movimento.
SCIOPERO DELLA SCUOLA: UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA.
Ma non basta. Come abbiamo visto nella primavera, non si vince solo nella scuola. Questo governo autoritario può esser sconfitto solo da un movimento generale. Bisogna isolare Renzi. Questo governo infatti non colpisce solo la scuola: impone il Job Act (licenziamenti, demansionamenti e controllo); limita il diritto di sciopero e assemblea; vuole disfare i contratti nazionali, per abbassare i salari e dare mano libera al padronato nel controllo sul lavoro (orari, ritmi, turni).
CONTRO IL GOVERNO, SCIOPERO GENERALE.
Per questo dal movimento della scuola deve partire un appello a tutto il lavoro, a tutte le organizzazioni sindacali, per la costruzione di un fronte generale di lotta contro tutte le politiche antipopolari del governo.