La sezione di Bologna del
Partito Comunista dei Lavoratori aderisce alla manifestazione di
sabato 26 settembre contro gli arresti ai domiciliari e il
divieto di dimora a Bologna di alcuni militanti del Tpo e del
Collettivo Hobo decisi dalla magistratura bolognese, una delle
più asservite al potere del PD, da sempre, tranne per pochi
anni, il partito di governo in città.
In prima istanza la
"colpa" che gli viene attribuita è quella di essere stati
solidali con gli occupanti dello stabile di Viale Vicini, vuoto da
anni e che tornerà vuoto perché i poteri forti di questa città
(banche,cooperative e costruttori vari) non sopportano che
chi ha bisogno di un alloggio occupi quelli sfitti per dare un
tetto alla propria famiglia. Persino chi è assegnatario di una casa
ACER deve sopportare l'umiliazione di assegnazioni provvisorie (un
anno,un anno e mezzo), per poi, scaduto il tempo, tornare ad
essere taglieggiati dal cosiddetto "mercato libero".
Inoltre sono imputati per
essersi opposti alle manifestazioni delle Sentinelle in Piedi
(estrema destra integralista cattolica) e dei fascisti di Forza Nuova
dello scorso anno. Così, mentre ai fascisti viene garantita la piena
agibilità politica da parte delle istituzioni, la procura bolognese
perseguita chi si oppone a questa “nuova” vecchia destra..
Gli attivisti del Tpo
e di Hobo vengono puniti per essere antifascisti e per aver
aiutato i senza tetto ad opporsi allo sgombero dello stabile di
Viale Vicini, da parte delle forze repressive dello Stato borghese,
sempre pronte ad essere forti contro i deboli, soprattutto quando
questi ultimi si organizzano per resistere. Vengono colpiti perché
nella nuova Italia renziana le lotte vanno annientate; vanno difesi
gli interessi economici e le speculazioni padronali; vanno
salvaguardati gli spazi ai neofascisti, dovessero mai tornare utili
in futuro.
Il Partito Comunista
dei Lavoratori è solidale con i compagni colpiti da questi infami
provvedimenti ed auspica che al più presto tutti possano veder
revocate le varie misure repressive prese nei loro confronti.