♠ in 20 febbraio,aggressione fascista,antifascismo,estrema destra,Mario Pasquino,Perugia,Potere al Popolo at 07:47
Solidarietà ai compagni aggrediti
Nella notte, alla periferia di Perugia, due simpatizzanti di Potere al Popolo sono stati aggrediti mentre affiggevano manifesti elettorali. A loro ed in particolare a Mario Pasquino, che ha anche subito ferite da coltello, esprimiamo la nostra piena solidarietà e l'augurio di una pronta ripresa.
In una campagna elettorale che vede le destre all'attacco, ed in particolare la presenza di forze neofasciste, ancora una volta dobbiamo affrontare la pratica intimidatoria e reazionaria di chi, spinto dallo sdoganamento delle ideologie più retrive, pensa di risolvere lo scontro politico passando per l'aggressione fisica.
La crescita militante delle organizzazioni di estrema destra, che porta con se queste conseguenze, non può essere affrontata con il richiamo a leggi che lo stato borghese non rispetta pur avendole varate, come la legge Mancino, ma con la ripresa delle lotte sociali per una prospettiva di superamento di questa società di sfruttamento, che giustifica con la sua necessità di repressione anche le formazioni fasciste.
Mentre affrontiamo la chiusura della campagna elettorale ribadiamo che solo un'iniziativa unitaria e di massa può togliere il terreno di propaganda e di costruzione politica a queste forze e che dopo il termine dei comizi non cesserà l'allarme per gli antifascisti, che dovranno continuare a costruire un ampio fronte di lotta.
In una campagna elettorale che vede le destre all'attacco, ed in particolare la presenza di forze neofasciste, ancora una volta dobbiamo affrontare la pratica intimidatoria e reazionaria di chi, spinto dallo sdoganamento delle ideologie più retrive, pensa di risolvere lo scontro politico passando per l'aggressione fisica.
La crescita militante delle organizzazioni di estrema destra, che porta con se queste conseguenze, non può essere affrontata con il richiamo a leggi che lo stato borghese non rispetta pur avendole varate, come la legge Mancino, ma con la ripresa delle lotte sociali per una prospettiva di superamento di questa società di sfruttamento, che giustifica con la sua necessità di repressione anche le formazioni fasciste.
Mentre affrontiamo la chiusura della campagna elettorale ribadiamo che solo un'iniziativa unitaria e di massa può togliere il terreno di propaganda e di costruzione politica a queste forze e che dopo il termine dei comizi non cesserà l'allarme per gli antifascisti, che dovranno continuare a costruire un ampio fronte di lotta.