Il fatto in sé è gravissimo: una banda fascista di padroncini collegati a SDA, alcuni addirittura in tuta da lavoro con il logo dell'azienda come riportato dalla stampa, ha aggredito gli scioperanti che da alcuni giorni bloccano l'hub SDA di Carpiano nella zona sud-est di Milano, esibendo tra l'altro immagini di Benito Mussolini.
Tutto ciò non deve finire nel dimenticatoio o essere vissuto come un fatto di cronaca isolato, proprio mentre fascisti e nazisti in Italia, e non solo, rialzano la testa contro i lavoratori, in particolar modo contro il proletariato migrante.
Nell'autodifesa e nelle lotte sindacali deve essere perseguita la massima unità.
Per quel che concerne il sindacalismo di base assume una sua importanza lo sciopero del prossimo 27 ottobre, che il PCL sostiene.
Parallelamente il PCL continuerà a battersi per una svolta complessiva, unitaria e radicale, del movimento operaio nella prospettiva di uno sciopero generale di massa attorno ad un programma di lotta unificante, condizione decisiva per alzare un argine contro la reazione e aprire il varco di una alternativa di classe.