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Scuola: senza sicurezza nessuna riapertura!

 


Pubblichiamo il testo del volantino che stiamo distribuendo in occasione dello sciopero della scuola indetto dai Cobas di cui non condividiamo la piattaforma per la ragioni esposte nel volantino stesso

Cattedre senza docenti e docenti senza cattedre - La situazione della scuola pubblica in quest'anno scolastico sta raggiungendo picchi di drammaticità raramente visti sinora, basti pensare alle più di 21.0000 cattedre vuote. Il concorso straordinario, a dir poco umiliante, a cui hanno partecipato decine di migliaia di insegnanti da anni precari non è stato altro che un aumentare l’angoscia di decine di migliaia di insegnanti, che da anni lavorano a migliaia di chilometri da casa, percependo un salario inadeguato, senza alcuno scatto d’anzianità ed il minimo beneficio. Per non parlare del mancato accesso alla carta del docente. Un eterno dividere che ha trovato un’ennesima, ulteriore conferma nel divieto di partecipazione al concorso per le migliaia di insegnanti senza servizio sulla materia o per tutti quelli che nei giorni del concorso si trovavano in quarantena. Un concorso con numeri davvero irrisori tanto da considerarsi quasi inutile viste le 210000 cattedre vuote a settembre e gli oltre 30000 pensionamenti in arrivo.

Scuola: luogo sicuro o luogo di contagio? - Sin dalla ripresa dell’anno scolastico i contagi tra gli insegnanti e gli studenti sono stati numerosissimi. Vanno quindi rivendicati tracciamento capillare, tamponi a tappeto e, soprattutto, che si attivino realmente gli oramai tanto nominati presidi sanitari nelle scuole. Un reale piano vaccinale che coinvolga tutti i soggetti presenti nel mondo della scuola va approntato il prima possibile.

No al Recovery, sì alla patrimoniale - Una scuola con classi sovraffollate (media nazionale 22 alunni per classe) non può essere affatto definita un luogo sicuro. È fondamentale trasformare l’organico di fatto in organico di diritto. Dall’altro lato, ricorrere al Recovery Plan per stabilizzare i precari e mettere in sicurezza le scuole costituisce nei fatti la legittimazione di un ulteriore indebitamento delle casse pubbliche a spese dei lavoratori.
Anni e anni di tagli alla spesa pubblica, che hanno danneggiato soprattutto la scuola, la sanità ed i trasporti, vanno colmati presentando il conto alle classi dominanti.
Solo una patrimoniale del 10% sul 10% più ricco dei patrimoni, unita ad un sistema di tassazione fortemente progressivo, può colmare realmente le decine di miliardi di euro tagliati, e consentire una reale messa in sicurezza della scuola, dei suoi studenti e dei suoi lavoratori, ed un cambio di rotta in questa società colpita dalla crisi del sistema di produzione capitalistico e da questa pandemia, uno dei suoi sintomi.


LE RIVENDICAZIONI DEL PCL PER LA SCUOLA

Per risolvere il problema del precariato e contrastare l'ormai palese progetto di privatizzazione della scuola il Partito Comunista dei Lavoratori è presente nelle lotte della scuola con queste rivendicazioni:

- Stabilizzazione di tutti gli insegnanti della scuola.
- Un grande piano di lavori pubblici per la scuola.
- No al blocco quinquennale per i neoassunti.
- Internalizzare tutti gli educatori.
- No ad ogni proposta di autonomia differenziata.

Solo con la lotta questo ennesimo governo nemico dei lavoratori e dei precari potrà essere cacciato, contro ogni compromesso con i partiti nemici delle lavoratrici e dei lavoratori, per la sconfitta delle burocrazie sindacali complici di governo e padronato.

Contro ogni logica corporativistica e di intermediazione politica tramite deputati e senatori di maggioranza o di opposizione.

Solo l'unità delle lotte può realmente portare ad un governo dei lavoratori, l'unico che possa realmente difendere gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, della scuola e non solo.

Partito Comunista dei Lavoratori