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Unire le lotte contro un governo reazionario
21 Maggio 2019
Testo del volantino distribuito dal PCL
Quanto successo a Rosa Maria Dell'Aria, insegnante di italiano dell’Istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, è una vicenda gravissima. Condannata dall’Ufficio scolastico provinciale a due settimane di sospensione dal lavoro, con dimezzamento dello stipendio, perché non avrebbe «vigilato» sul lavoro di alcuni suoi studenti di 14 anni che, durante la Giornata della memoria, avevano presentato un video dove paragonavano le leggi razziali del 1938 con il “decreto sicurezza” del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Si mette così in discussione la libertà d’insegnamento e di pensiero, soprattutto quando essa consiste nel veicolare messaggi antifascisti e antirazzisti. Non provocano invece scalpore e nessun provvedimento disciplinare i casi dei docenti Manfredo Bianchi di Carrara, nostalgico della Repubblica Sociale Italiana, e Sebastiano Sertori di Venezia, antisemita dichiarato.
Questo avviene nell’Italia del governo giallo-verde, uno dei governi più reazionari della storia della Repubblica, fautore di provvedimenti antiproletari come il “decreto sicurezza”, strumento di condanna delle lotte sociali, come quella per la casa, e dei lavoratori, con l'aggravamento dei procedimenti repressivi in caso di picchetti e blocchi stradali; mentre promuove l’autonomia differenziata, utile a dividere i lavoratori della pubblica amministrazione, della sanità e della scuola con contratti regionali, distruggendo l’istituto dei CCNL e bloccando così sul nascere ogni lotta di rilevanza nazionale.
Per questo motivo giudichiamo la firma dell’Intesa del 24 aprile un cedimento dei sindacati confederali al governo, spezzando sul nascere un movimento tra gli insegnanti che vedeva per la prima volta uniti sindacati confederali, sindacati di base e associazioni della scuola in una lotta comune contro precariato e regionalizzazione. Giudichiamo anche la solidarietà espressa nei confronti della docente di Palermo da molti nel M5S, alleato della Lega nell’approvazione dei provvedimenti reazionari suddetti, mera propaganda elettorale in vista delle elezioni europee, chiaro tentativo dei pentastellati di recuperare il voto di settori dell’elettorato di sinistra.
Come Partito Comunista dei Lavoratori esprimiamo la nostra solidarietà incondizionata, di classe e antifascista a Rosa Maria Dell'Aria ed a Lavinia Cassaro, licenziata in maniera spettacolare perché ha osato protestare contro una brutale aggressione della polizia ad un corteo antifascista.
Solo con un’ampia mobilitazione dei lavoratori, della scuola come di tutte le categorie, si può porre un argine dal basso e di massa alla deriva reazionaria che sta investendo l’Italia, e colpisce sempre più i lavoratori. Mentre infatti provvedimenti come la Legge Fornero o l’abrogazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori non sono stati minimamente toccati, decine di migliaia di lavoratori precari della scuola, nonostante la promessa di una loro stabilizzazione sia stata uno dei cavalli di battaglia della Lega e del M5S, non hanno visto ancora nei fatti alcun provvedimento di miglioramento della loro condizione lavorativa.
Solo costruendo una vertenza generale che unisca tutti i lavoratori si potranno difendere anche le più basilari libertà democratiche ed i fondamentali diritti, come quello al lavoro ed all’istruzione.
Giù le mani dalla scuola pubblica! Via il ministro della reazione!
No al governo Salvini-Di Maio! Via i decreti sicurezza!
Questo avviene nell’Italia del governo giallo-verde, uno dei governi più reazionari della storia della Repubblica, fautore di provvedimenti antiproletari come il “decreto sicurezza”, strumento di condanna delle lotte sociali, come quella per la casa, e dei lavoratori, con l'aggravamento dei procedimenti repressivi in caso di picchetti e blocchi stradali; mentre promuove l’autonomia differenziata, utile a dividere i lavoratori della pubblica amministrazione, della sanità e della scuola con contratti regionali, distruggendo l’istituto dei CCNL e bloccando così sul nascere ogni lotta di rilevanza nazionale.
Per questo motivo giudichiamo la firma dell’Intesa del 24 aprile un cedimento dei sindacati confederali al governo, spezzando sul nascere un movimento tra gli insegnanti che vedeva per la prima volta uniti sindacati confederali, sindacati di base e associazioni della scuola in una lotta comune contro precariato e regionalizzazione. Giudichiamo anche la solidarietà espressa nei confronti della docente di Palermo da molti nel M5S, alleato della Lega nell’approvazione dei provvedimenti reazionari suddetti, mera propaganda elettorale in vista delle elezioni europee, chiaro tentativo dei pentastellati di recuperare il voto di settori dell’elettorato di sinistra.
Come Partito Comunista dei Lavoratori esprimiamo la nostra solidarietà incondizionata, di classe e antifascista a Rosa Maria Dell'Aria ed a Lavinia Cassaro, licenziata in maniera spettacolare perché ha osato protestare contro una brutale aggressione della polizia ad un corteo antifascista.
Solo con un’ampia mobilitazione dei lavoratori, della scuola come di tutte le categorie, si può porre un argine dal basso e di massa alla deriva reazionaria che sta investendo l’Italia, e colpisce sempre più i lavoratori. Mentre infatti provvedimenti come la Legge Fornero o l’abrogazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori non sono stati minimamente toccati, decine di migliaia di lavoratori precari della scuola, nonostante la promessa di una loro stabilizzazione sia stata uno dei cavalli di battaglia della Lega e del M5S, non hanno visto ancora nei fatti alcun provvedimento di miglioramento della loro condizione lavorativa.
Solo costruendo una vertenza generale che unisca tutti i lavoratori si potranno difendere anche le più basilari libertà democratiche ed i fondamentali diritti, come quello al lavoro ed all’istruzione.
Giù le mani dalla scuola pubblica! Via il ministro della reazione!
No al governo Salvini-Di Maio! Via i decreti sicurezza!