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Per la liberazione di Kagarlitsky

 


Il 28 settembre presidio all'ambasciata russa

Il 25 luglio scorso è stato arrestato in Russia Boris Kagarlitsky, intellettuale noto e stimato a livello internazionale. L’accusa è quella di “giustificazione del terrorismo”, ma la verità è che Boris è semplicemente uno dei tanti che si oppongono alla guerra scatenata da Vladimir Putin con l’invasione dell’Ucraina. Pochi giorni fa, Boris si è vista prorogata per altri due mesi la carcerazione preventiva.

In tutto il mondo si sono levate voci per la liberazione di Kagarlitsky e di tutti i Russi imprigionati per aver espresso la loro contrarietà alla guerra. Jean-Luc Melenchon, Jeremy Corbyn, Ken Loach, Naomi Klein, Etienne Balibar e Walden Bello sono solo alcuni degli oltre duemila firmatari di un appello per la liberazione di Boris Kagarlitsky e degli altri prigionieri politici russi e nei giorni scorsi si sono tenute manifestazioni a Parigi, Berlino, Monaco, Varsavia, Buenos Aires e in molte altre città.

Vogliamo manifestare anche qui la solidarietà con Boris e tutti i Russi che si oppongono alla guerra.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare alla manifestazione che si terrà giovedì 28 settembre, alle 17.30, vicino all’ambasciata russa a Roma, alla fermata della metropolitana B Castro Pretorio.

Comitato Stop alla Guerra in Ucraina