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UNIRE LE LOTTE PER BATTERE RENZI E LE DESTRE

Viviamo in un periodo nel quale la classe padronale italiana si sta ricompattando con successo in un blocco storico trovando, nel variegato scenario politico nazionale, vaste possibilità di scelta.
Il capetto Matteo Renzi sta offrendo le garanzie più certe ai capitalisti italiani impegnando il proprio esecutivo (non eletto dal popolo e sorto per una manovra interna ai palazzi e sostenuto dai poteri forti) in una forsennata corsa alla distruzione di ogni diritto sociale e democratico. La controriforma della scuola, precarizza il lavoro dei docenti, diminuisce l'offerta formativa introducendo pesanti elementi di privatizzazione e punta a sfruttare gli studenti introducendo, per tutti gli ordini di scuola, il lavoro obbligatorio e gratuito. Il tutto condito da un ritorno al preside–podestà di fascistissima memoria. Nel campo dei diritti sociali il nostro eroico presidente del consiglio è riuscito a spazzare via ogni diritto per i nuovi assunti con il job act e la libertà di licenziamento (cancellando ultime vestigia dell'articolo 18), nonché l’ulteriore limitazione al diritto di sciopero. Allo stesso modo, con i tagli agli Enti locali, vengono falcidiati il diritto alla casa e ridotta l’assistenza sanitaria. Sul piano istituzionale si stanno preparando riforme neoautoritarie: la nuova legge elettorale (Italicum) che prevede un enorme premio di maggioranza e la controriforma della costituzione. Queste manovre reazionarie incontrano solo "oppositori di sua maestà": Salvini e Grillo. Il primo è impegnato in una assurda caccia all'immigrato e al rom, al fine di suscitare una guerra tra poveri, lucrare consensi e distogliere le classi sfruttate italiane dal vedere quale è veramente il proprio nemico: capitalisti, banchieri, faccendieri e le loro consorterie politiche. Il secondo propone di sostituire il diritto dei lavoratori a costruire la propria organizzazione sindacale per difendere diritti e salario, con un’elemosina di Stato spacciata per reddito di cittadinanza.
In tale situazione diventa necessario liberarsi di truffatori e ciarlatani, delle tre destre che oggi si contendono il potere: quella di governo (Renzi) e le due di “opposizione” (Salvini e Grillo).
C’è bisogno di un’alternativa che si basi sull’unità dei lavoratori e delle loro lotte con la costruzione di una vertenza generale di tutto il mondo del lavoro. C'è bisogno di una sinistra che ricostruisca tra le lavoratrici e i lavoratori la coscienza della propria classe. I lavoratori hanno bisogno di un loro partito, autonomo e contrapposto a tutti i loro nemici, unicamente dedito alla loro causa. Un partito che li possa rappresentare e difendere contro il capitalismo.

 

MARTEDI’ 16 GIUGNO ALLE 0RE 21
SALA BENJAMIN via del Pratello 53

INCONTRO CON:

Marco Ferrando - portavoce del PCL

Monica Fontanelli – insegnante del movimento contro la Buonascuola

Un rappresentante del Comitato Inquilini di via Gandusio