Salito in groppa all'accordo gentilmente concesso dai sindacati, ora Di Maio dovrà spiegare in Puglia non solo il voltafaccia sulla TAP ma anche le rivalse antioperaie dei padroni cui ha svenduto Ilva. Di certo la battaglia contro i nuovi padroni, per la nazionalizzazione della fabbrica, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori, indica ancora una volta l'unica possibile soluzione di svolta della questione Ilva.
Ilva: i nuovi padroni presentano il conto
FIOM, FIM, UILM, USB
avevano appena magnificato l'accordo Ilva, che i nuovi padroni di Acelor
Mittal hanno subito presentato il conto agli operai. A Taranto le liste
delle migliaia di lavoratori che finiranno in cassa integrazione a zero
sono state definite con un criterio apertamente antisindacale.
Finiscono fuori dalla fabbrica tutti i lavoratori e le lavoratrici che
negli anni si erano segnalati per posizioni conflittuali nei confronti
dell'azienda. È stato buttato fuori dai cancelli chi aveva lottato per
condizioni di sicurezza sul lavoro e sulla salute indipendentemente da
ogni altro criterio (anzianità, figli a carico...). La gerarchia dei
capetti aziendali si è ingraziata la nuova proprietà fornendole la lista
degli operai da espellere, e i nuovi padroni hanno fatto subito capire
che in fabbrica da ora tirerà un'altra aria: ordine e disciplina senza
fiatare.
Salito in groppa all'accordo gentilmente concesso dai sindacati, ora Di Maio dovrà spiegare in Puglia non solo il voltafaccia sulla TAP ma anche le rivalse antioperaie dei padroni cui ha svenduto Ilva. Di certo la battaglia contro i nuovi padroni, per la nazionalizzazione della fabbrica, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori, indica ancora una volta l'unica possibile soluzione di svolta della questione Ilva.
Salito in groppa all'accordo gentilmente concesso dai sindacati, ora Di Maio dovrà spiegare in Puglia non solo il voltafaccia sulla TAP ma anche le rivalse antioperaie dei padroni cui ha svenduto Ilva. Di certo la battaglia contro i nuovi padroni, per la nazionalizzazione della fabbrica, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori, indica ancora una volta l'unica possibile soluzione di svolta della questione Ilva.