♠ in 22 settembre,antifascismo,autodifesa,Bari,Casapound,fascismo,Forenza,migranti,PRC,Salvini,squadrismo at 01:10
Un'azione squadrista formato classico. A Bari, al termine di un corteo anti-Salvini, una squadraccia di trenta fascisti di CasaPound ha aggredito a cinghiate e con tirapugni di acciaio un gruppo di compagni e compagne tra cui Eleonora Forenza, europarlamentare del PRC.
Diamo innanzitutto piena solidarietà ai compagni e alle compagne aggredite.
L'episodio di Bari non è un episodio. Conferma ciò che il nostro partito va affermando da tempo. I fascisti si stanno inserendo nel clima reazionario sospinto dal governo delle destre, ed in particolare da Salvini, per giocare allo scavalco. La moltiplicazione di aggressioni squadriste contro gli immigrati sull'intero territorio nazionale, la formazione delle ronde, le spedizioni punitive si collocano in questo quadro. Hanno iniziato coi migranti, ma si stanno allargando. Questo mostrano i fatti di Bari.
Per questo non basta la denuncia, tanto meno gli appelli istituzionali. I fatti di Bari pongono l'attualità della autodifesa organizzata dei cortei e delle manifestazioni dall'aggressione dei fascisti. Non si tratta di giocare all'avventura, ma di assumersi le responsabilità che la nuova situazione impone, in una logica unitaria e di massa, ma con determinazione esemplare.
Diamo innanzitutto piena solidarietà ai compagni e alle compagne aggredite.
L'episodio di Bari non è un episodio. Conferma ciò che il nostro partito va affermando da tempo. I fascisti si stanno inserendo nel clima reazionario sospinto dal governo delle destre, ed in particolare da Salvini, per giocare allo scavalco. La moltiplicazione di aggressioni squadriste contro gli immigrati sull'intero territorio nazionale, la formazione delle ronde, le spedizioni punitive si collocano in questo quadro. Hanno iniziato coi migranti, ma si stanno allargando. Questo mostrano i fatti di Bari.
Per questo non basta la denuncia, tanto meno gli appelli istituzionali. I fatti di Bari pongono l'attualità della autodifesa organizzata dei cortei e delle manifestazioni dall'aggressione dei fascisti. Non si tratta di giocare all'avventura, ma di assumersi le responsabilità che la nuova situazione impone, in una logica unitaria e di massa, ma con determinazione esemplare.