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Abolire i decreti sicurezza!

Il PCL aderisce alla manifestazione del 9 novembre a Roma

7 Novembre 2019
Il Partito Comunista dei Lavoratori aderisce alla manifestazione nazionale del 9 novembre a Roma per l'abolizione dei decreti sicurezza.

Come era prevedibile il cosiddetto governo di svolta, guidato dallo stesso Presidente del Consiglio, con la sostituzione della Lega col PD, continua le politiche di Salvini su immigrazione e ordine pubblico. I decreti sicurezza restano intatti nella loro sostanza: intatto il primo decreto sicurezza che cancella la protezione umanitaria e allarga il bacino della cosiddetta clandestinità; intatto il secondo decreto sicurezza che ostacola lo stesso soccorso in mare e costringe i barconi a lunghi soggiorni fuori dai porti. A questo si aggiunge la conferma del famigerato Memorandum coi tagliagole libici varato da Minniti e ben custodito da Salvini, che finanzia la guardia costiera del governo al-Sarraj e i suoi affari con i trafficanti di esseri umani e i loro lager.

Persino gli argomenti a supporto sono gli stessi di prima. “Bloccare le partenze” resta l'imperativo categorico per Di Maio, che ha solo cambiato abito ministeriale alla propria politica reazionaria. Quanto al PD, si copre dietro il ruolo di architrave di sistema, aggiungendo di tanto in tanto qualche ipocrita preoccupazione “umanitaria”. La risultante è la continuità col passato, che oltretutto concima giorno dopo giorno il terreno della rivincita di Salvini e Meloni, gli arnesi peggiori della xenofobia tricolore.

La costruzione del fronte unico contro il nuovo governo passa per la rivendicazione dell'abolizione dei decreti di Salvini e di tutte le misure di discriminazione, segregazione, oppressione a danno dei migranti; dentro la prospettiva di un'alternativa sociale che chiami in causa l'ordine capitalista e le sue misure di sfruttamento, di oppressione, di guerra, che sono alla base delle migrazioni. Quelle che le stesse “democrazie” imperialiste vorrebbero respingere e recintare.
Partito Comunista dei Lavoratori