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Stato at 02:47
Contro il compagno Cospito e gli anarchici la magistratura dello Stato impugna l’art 285 del Codice civile che punisce chi attenta alla sicurezza dello Stato. Per questo commina alle e ai compagni l’ergastolo e a Cospito addirittura il 41 bis.
A fare questo è quello stesso stato borghese che taglia la sanità, concausa di decine di migliaia di morti durante la pandemia da covid, che dismette i controlli sulla sicurezza sul lavoro, a cui dovrebbe presiedere un pugno di ispettori mal pagati, e non persegue le criminali responsabilità dei padroni; che riconosce ai Benetton una buonuscita milionaria, nonostante le loro responsabilità nel crollo del ponte Morandi; che consente l’enormità di 120 miliardi di euro l’anno di evasione fiscale, mentre promette ulteriori condoni; che sminuisce le pene per i reati dei colletti bianchi mentre riempie le carceri di emarginati, che aumenta le spese militari mentre taglia lo stato sociale, il reddito di cittadinanza e le pensioni; che spedisce proprie truppe all’estero con la scusa del mantenimento della pace mentre in realtà cura gli affari del proprio imperialismo.
Questo stato borghese che non riconosce il reato di tortura si accanisce contro un uomo solo e la sua umanità, responsabile di un atto che non ha ferito nessuno, e, come anche parte dell’apparato della magistratura ritiene, di “lieve entità”.
Insomma, questo stato borghese autore di tutti questi ed altri crimini contro la collettività, le classi popolari e il mondo del lavoro, pone sé stesso al di sopra della democrazia, la propria sicurezza al di sopra dei più elementari diritti della persona.
Come abbiamo già scritto, noi non siamo d’accordo con i metodi delle azioni isolate, il terrorismo individuale, il lottarmatismo. Tuttavia non possiamo non esprimere la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni anarchici imputati e sostenere la lotta del compagno Cospito contro la vendetta dello stato borghese.
Solo la rivoluzione cambia le cose!
Partito Comunista dei Lavoratori