Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime solidarietà al compagno studente colpito dalla repressione esercitata dal dirigente scolastico della propria scuola (ITIS Da Vinci di Carpi), che è stato punito con un 6 in condotta per il solo fatto di aver espresso sulla propria bacheca Facebook delle critiche rispetto alla sua esperienza di alternanza scuola-lavoro. «Il messaggio offendeva la ditta e l’impegno degli insegnanti», è arrivato a dire il dirigente scolastico per giustificare il proprio atto contro lo studente al quarto anno.
Un fatto gravissimo che deve portare alla presa di posizione e alla mobilitazione di tutte le organizzazioni studentesche. Il fatto accaduto trova posto perfettamente nella trasformazione dell'ormai ex scuola pubblica in scuola-azienda, ora al servizio delle imprese, con una gestione padronale attraverso il preside-sceriffo-manager.
È necessario rispondere attivamente a questo attacco frontale ai più elementari diritti studenteschi, intraprendendo una lotta mai veramente iniziata contro l'alternanza scuola-lavoro (lavoro gratuito di studenti) e il modello della Buona Scuola (mercificazione dei saperi e militarizzazione delle scuole). A partire dall'ITIS da Vinci, attraverso l'occupazione della scuola, rivendicando il ritiro della sanzione discliplinare.
Rifiutiamo l'alternanza scuola-lavoro, per l'autorganizzazione degli studenti e dei lavoratori della scuola e nei luoghi di lavoro, per la libertà di scegliere e di decidere sulla nostre condizioni di studio, vita e lavoro secondo i nostri bisogni e necessità, non secondo le regole imposte dal mercato!
Fuori il Jobs act dalle scuole e dai posti di lavoro!
Per una scuola libera, pubblica, laica e al servizio dei proletari e delle masse popolari!