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No al riamo europeo. No all’Europa imperialista del capitale. Per un'Europa socialista

 


Contro tutti gli imperialismi. Contro il sionismo genocida. Per l’autodeterminazione di tutti i popoli, dal Medio Oriente all'Ucraina

13 Marzo 2025

Testo del volantino che distribuiremo alla contromanifestazione di Piazza Barberini a Roma il 15 marzo

Se questa guerra fosse isolata, cioè non collegata con la guerra europea […], tutti i socialisti avrebbero l’obbligo di desiderare il successo della borghesia serba. Questa è l’unica deduzione giusta e assolutamente indispensabile, derivante dal carattere nazionale della guerra attuale. (Lenin, Il fallimento della Seconda Internazionale, giugno 1915)

... si intende forse dire.. che siamo contro una guerra di liberazione dalle annessioni, che siamo contro gli annessi che si ribellano per liberarsi da coloro che li hanno annessi! Non è una dichiarazione annessionista? (Lenin, Risposta ai compagni polacchi, 1916)

L’Ucraina moderna è un'invenzione di Lenin e dei comunisti bolscevichi, che strapparono le terre alla Russia e crearono tre stati [Russia, Ucraina e Bielorussia ndr] al posto della nostra Patria russa unita (Vladimir Putin, 22 febbraio 2022, discorso televisivo che spiegava l'“Operazione militare speciale”)


Come Partito Comunista dei Lavoratori non non abbiamo ovviamente aderito alla manifestazione che si svolge oggi a Roma su appello di Michele Serra, ed anzi la boicottiamo. Perché, al di là della precisazione “a sinistra” dello stesso Serra, è una manifestazione in difesa dell'Europa capitalista ed imperialista ed del suo sviluppo conflittuale, nella nuova configurazione geopolitica del mondo promossa dalla presidenza Trump.

Consideriamo vergognosa la decisione di Landini e del gruppo dirigente della CGIL, nonché dell’ANPI, di aderirvi. Come diceva Lenin: socialisti a parole, sciovinisti e imperialisti nei fatti.

Abbiamo sempre considerato il nostro imperialismo come nemico principale in Italia, anche quando qualcuno a sinistra vedeva l'Italia solamente come una semicolonia degli USA o addirittura della Germania; un nemico che difende gli interessi dei capitalisti italiani in tutto il mondo, come si vede oggi in Libia o ieri in Iraq, sempre al fianco del peggior paese reazionario, lo stato sionista di Israele.

Ma se per noi la condanna della manifestazione di Serra e di chi vi ha aderito è netta e pubblica, non possiamo che dichiarare il nostro dissenso nei confronti della piattaforma della vostra manifestazione. Che tace sull'imperialismo russo e sulla sua guerra d'invasione in Ucraina.

Se la richiesta del cessate il fuoco non si combina con la rivendicazione del ritiro delle truppe d'occupazione dai territori ucraini ingiustamente annessi (non certo la Crimea, che era russa anche ai tempi di Lenin); se insieme non si rivendica un referendum democratico perché il popolo del Donbass possa decidere con l’autodeterminazione con quale stato voglia stare, si finisce di fatto col coprire la Russia e la sua guerra.

Emblematico il caso di Rifondazione Comunista. Già partito di governo del capitalismo (1996-1998 e 2006-2008), oggi rimuove la natura ormai imperialista di Russia e Cina. La sua anima più di centrosinistra (Acerbo) lo fa con qualche imbarazzo, mentre la sua anima sedicentemente più a sinistra (l'ex ministro Ferrero) con l'aperta esaltazione di un presunto ruolo progressivo di Russia e Cina nel mondo.
Questo da parte di chi, con ruolo di governo, sostenne il finanziamento delle guerre imperialiste in Iraq e Afghanistan, dopo aver escluso il nostro compagno Marco Ferrando reo di aver denunciato la natura coloniale dello stato sionista di Israele e di aver sostenuto il diritto di resistenza armata del popolo iracheno contro le truppe imperialiste di occupazione, anche italiane.

Il PCL continua oggi coerentemente quella battaglia, in contrapposizione a ogni imperialismo, per il diritto di autodeterminazione dei popoli. In solidarietà con i nostri compagni della Lega Socialista dell’Ucraina, che dirigono i sindacati indipendenti, in lotta contro la politica e le leggi antisindacali di Zelensky, e insieme per la difesa del proprio paese (“invenzione di Lenin”) dall’aggressione imperialista del neozar Putin.

Così come siamo in solidarietà con i nostri compagni del Revolyutsionnaya Rabochaya Partiya (Partito Operaio Rivoluzionario) russo, oggi repressi dalla dittatura bonapartista, che al momento dell’aggressione russa all'Ucraina la denunciarono coraggiosamente.

Partito Comunista dei Lavoratori