La ribellione di massa si estende
La ribellione al regime teocratico iraniano si estende. La mobilitazione delle donne ha prima coinvolto le principali università del paese, poi si è allargata alle scuole superiori e ai licei.
Ora nel varco aperto dai giovani fanno irruzione gli scioperi operai. Nelle industrie petrolifere e petrolchimiche dell'Iran, a partire dalle raffinerie della provincia di Bushehr, di Abadan nell'Ovest e di Kengan nel Sud, gli operai hanno incrociato le braccia in appoggio alla sollevazione degli studenti e delle donne contro la repressione sanguinosa del regime. Gli scioperi sono stati accompagnati dal blocco degli accessi alle fabbriche con l'uso di automobili e pneumatici bruciati. Nell'agitazione entrano anche rivendicazioni salariali, come già negli scioperi del 2021. Ma oggi la motivazione essenziale è politica. Ad Assaluyeh gli operai scandiscono “Non temere, restiamo uniti”, “ Morte al dittatore”. La parola d'ordine “donne, vita, libertà” ha scavato nel profondo dell'immaginario collettivo della giovane generazione .
Valuteremo la dinamica degli avvenimenti. Ma l'irruzione degli scioperi operai è un fatto carico di potenzialità enormi. Nel 1978-'79 furono gli scioperi operai nell'industria petrolifera a preparare la cacciata dello Scià. La memoria lunga di quell'evento è rimasta nella storia dell'Iran. Solo la classe operaia può unificare ed estendere la ribellione della gioventù e aprire una crisi rivoluzionaria nel Paese..
Campisti putiniani di casa nostra o simpatizzanti tali, che vedono il mondo attraverso il prisma degli schieramenti geopolitici e non delle classi sociali, fanno il verso ai mullah e alla loro polizia religiosa inveendo contro il solito “complotto imperialista” e appoggiando la repressione del regime. Una vergogna infame. Noi stiamo come sempre dall'altra parte della barricata, al fianco della ribellione operaia e studentesca. Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici iraniani/e, l'unico che possa spazzare via dall'Iran la dittatura islamista e ogni interesse imperialista. La costruzione del partito della rivoluzione in Iran è posto dai fatti all'ordine del giorno.