5 Ottobre 2022
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime la massima solidarietà al SI Cobas e alle lavoratrici e ai lavoratori che ha diretto nello scontro con Italpizza per la conquista di un importante riconoscimento sindacale.
Le operaie e gli operai hanno usato giustamente gli strumenti consentiti loro dalla lotta di classe: scioperi, picchetti e manifestazioni. Per questo sono stati assurdamente denunciati. La magistratura borghese oggi, però, non si limita a questa ingiustizia, ma arriva all’aberrazione tipica di un vero e proprio regime antioperaio, di accogliere la richiesta padronale di processare il SI Cobas per il risarcimento dei danni che l’azienda avrebbe subito. Risarcimento che potrebbe arrivare alla cifra stratosferica di 500.000 euro.
Che i padroni del settore della logistica e della produzione siano feroci sfruttatori di lavoratrici e lavoratori lo sappiamo da sempre. Ma oggi assistiamo a un salto di qualità e al diretto attacco della magistratura e degli istituti giuridici dello stato borghese ai più elementari diritti sindacali.
Guerra, disoccupazione, inflazione, miseria distruzione ambientale sono il prezzo quotidiano che la classe lavoratrice e le masse popolari pagano ogni giorno in ossequio a quell’autentico sistema di rapina sociale rappresentato dall’organizzazione borghese della società. Ora si aggiunge questa infame repressione giudiziaria.
Colpiscono uno, colpiscono tutti. Tutte le organizzazioni che fanno riferimento alla classe operaia devono scendere immediatamente sul terreno della lotta e contribuire a costruire il più ampio fronte unitario di massa della classe lavoratrice sulla base di una vertenza generale unificante che risponda ai suoi interessi immediati e futuri.
L’unica soluzione è aprire una fase nuova nella prospettiva anticapitalista del governo dei lavoratori, l’unico che può garantire veramente le condizioni di vita della classe operaia e i diritti democratici di tutte e tutti.