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Lotta dura contro il governo Salvini-Di Maio, nemico di studenti e lavoratori

11 Ottobre 2018
testo del volantino per le mobilitazioni studentesche del 12 ottobre

Si è aperto da poco il nuovo anno studentesco, presentando a noi studenti delle importanti sfide per il prossimo periodo. Il nuovo governo reazionario di Movimento 5 Stelle e Lega ha già mostrato, non lasciando spazio a dubbi, la sua natura nemica degli interessi dei lavoratori salariati e degli studenti. Al centro dell'attacco si situa la campagna contro i migranti, una campagna contro i poveri (in cui si inserisce il decreto sicurezza), che apre inoltre alla legittimazione delle forze e dei metodi fascisti. Viene sviluppata una campagna che richiama all'ordine ed alla tradizione religiosa, indirizzata ad attaccare i diritti civili (in primis i diritti delle donne e quelli delle minoranze sessuali). Le manovre in tema di lavoro (decreto dignità, questione Ilva, Documento di economia e finanza...) rispondono agli interessi della grande borghesia, schiacciando le ragioni della classe lavoratrice.

Il nuovo ministro dell'istruzione Bussetti (Lega) ha fatto intendere che non cambierà nessun asse delle precedenti controriforme di Renzi-Gentiloni (questo fa capire la convergenza tra le varie forze politiche dominanti di vario colore, sempre piegate agli interessi generali del capitale), ha dichiarato che ci potrà essere però qualche aggiustamento, che sembra inevitabilmente indirizzato verso una maggior sinergia tra scuola ed aziende private, tra istruzione e mondo economico. Quello che ci aspetta sono nuovi attacchi alla scuola pubblica ed ai diritti studenteschi, un maggior controllo e repressione verso gli studenti, un'ulteriore svendita dell'istruzione pubblica, una sua sfrenata mercificazione.

Questo panorama chiama noi studenti al dovere della lotta. Al dovere di riarmare (ideologicamente) il movimento studentesco andato alla deriva e finito ai margini per le responsabilità delle sue direzioni, sempre piegate a formulazioni riformiste o spontaneiste senza progettualità. Occorre dare un cambio di fondo.

Senza dubbio bisogna lavorare per la piena riuscita delle mobilitazioni in programma questo autunno, ma non ci si può limitare ad appuntamenti e passeggiate di rito. Occorre costruire un ampio fronte unico di lotta che si ponga come obiettivo la cancellazione delle varie riforme di smantellamento dell'istruzione pubblica (a partire dalla Buona scuola e dall'alternanza scuola-lavoro), l'abolizione di ogni tassa scolastica, l'accesso gratuito all'università e l'abolizione del numero chiuso all'università. Invitiamo quindi, sfidandole, le varie organizzazioni studentesche alla creazione di questo fronte di lotta su rivendicazioni che loro stesse avevano appoggiato in periodo elettorale.
Per mettere all'angolo il governo occorre costruire un percorso che parta dentro i luoghi di studio, che possa esprimere la propria forza in maniera radicale. Costruire assemblee, occupazioni, scioperi ad oltranza, manifestazioni nazionali, organismi autorganizzati. Sfociando in una lotta dura e generale contro questo governo reazionario. È necessaria un'alleanza strategica con i settori della classe lavoratrice in lotta, a partire dallo sciopero generale del 26 ottobre indetto dai sindacati di base SiCobas, CUB, SGB, SLAI-Cobas, USI-AIT.

Ma i nostri compiti non terminano qui, perché per risolvere compiutamente le questioni che attanagliano la nostra generazione, come studenti e futuri lavoratori, occorre mettere in discussione l'intero impianto, fino alla basi di questo sistema capitalista. Occorre cioè avanzare un'alternativa di società, su basi socialiste e rivoluzionarie. Questa è la prospettiva in cui sono impegnati il Partito Comunista dei Lavoratori ed i suoi studenti. 

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI