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Beppe Sala commemora il 12 dicembre attaccando lo sciopero generale


 Commemorazione 12 dicembre: il sindaco di Milano Sala approfitta del momento per attaccare la CGIL, e il servizio d’ordine del PD impedisce con la forza al nostro compagno Franco Grisolia di intervenire

«Non spetta a me dire se lo sciopero è giusto o sbagliato, probabilmente è sbagliato»: così, a freddo e senza alcuna connessione con il contesto (la manifestazione per ricordare le vittime di Piazza Fontana), interviene il sindaco. Anche se è la parte ufficiale della cerimonia e molti militanti di sinistra non sono ancora in piazza, parte con fischi e insulti la reazione a queste parole, e Sala si blocca. Il nostro compagno Franco Grisolia urla: «Vergogna! Usare i morti per attaccare la CGIL che fa sciopero!». Sala, sempre più imbarazzato, cerca di rimediare aggiungendo che «lo sciopero è un diritto» e invitando il nostro compagno a intervenire, ma a quel punto è il servizio d’ordine del PD che lo impedisce, brutalmente. Un episodio che dimostra due cose: la vera natura politica di Sala (parole di sinistra per raccattare voti, filopadronale quando governa, visto anche che da manager di grandi aziende non ha mai avuto bisogno di fare scioperi, al pari di Bonomi); l’atteggiamento antidemocratico e stalinista del PD, che fa scudo anche fisicamente ad ogni possibile contestazione.

Questo che precede è il comunicato che abbiamo inviato ad agenzie, TV e giornali su quanto accaduto oggi pomeriggio in Piazza Fontana a Milano. Come ogni anno, si è commemorata la strage fascista del 1969. La manifestazione ha sempre due fasi: la prima ufficiale, con autorità varie e la “sinistra” dal PD a Rifondazione agli “anarchici ufficiali”; la seconda è invece un corteo cui partecipa solo la sinistra più larga, senza istituzioni e senza PD.
L’episodio, riportato da vari siti e media (1), è avvenuto nella prima fase, quando ancora mancavano dalla piazza, tra l’altro, gli altri compagni del PCL. Ciò che emerge sono in particolare due cose: la personalità dell’ex city manager della Moratti Sala, che ancora qualcuno nella sinistra vede in modo troppo roseo, e la vigliaccheria di militanti del PD (“travestiti” da servizio d’ordine ANPI) che hanno fermato il nostro compagno nonostante il reiterato invito del sindaco a farlo parlare.
L’episodio ha avuto comunque il “pregio” di smascherare la vera natura della giunta di Milano e del suo sindaco, che non ha avuto dubbi tra chi scegliere tra i lavoratori e il padronato, al di là delle formali parole in difesa del lavoro. Da segnalare anche uno sgradevole atteggiamento degli “anarchici ufficiali”, gli unici che essendo lì vicino hanno visto bene cosa accadeva e avrebbero potuto intervenire in ausilio al compagno Franco permettendogli di “sfondare” (come ha tentato giustamente di fare) il blocco del servizio d’ordine. Invece non hanno fatto nulla in suo sostegno. E anzi uno di loro lo ha invitato ad allontanarsi per non creare problemi alla loro regolare presenza nella manifestazione.
È doveroso però segnalare che appena avuto visione o notizia di quanto avvenuto, militanti e dirigenti della CGIL, del PRC e di altre organizzazioni di sinistra hanno contattato il compagno Franco Grisolia per segnalargli la loro solidarietà e appoggio per quanto aveva fatto.


(1) https://www.milanotoday.it/attualita/sindaco-sala-contestato-piazza-fontana.html

Partito Comunista dei Lavoratori