Tutti a Roma!
Il PCL esprime il proprio dolore e la piena solidarietà ai lavoratori in lotta e a SICobas per l'assassinio di Adil Belakhdim.
L'assassinio di Adil, operaio, dirigente sindacale del SICobas a Novara, da parte di un crumiro che col camion ha sfondato il picchetto, non è un evento casuale. È il prodotto del clima da Far West che il padronato della logistica ha imposto nel settore, con il ricorso a mazzieri prezzolati come a Tavazzano e a Prato. È il riflesso della criminalizzazione strisciante delle forme di lotta radicali a difesa del lavoro sancita dai decreti Salvini, tuttora pienamente operanti. È questo il contesto che ha armato l'assassino di Adil.
Il governo e i suoi ministri che oggi dichiarano «preoccupazione» per l'accaduto sono i massimi fiduciari di quegli stessi padroni della logistica che ricorrono a misure di terrore contro gli scioperanti. Sono i responsabili politici di quella polizia che lascia fare ai mazzieri e poi inquisisce chi si difende da questi. Si appoggiano in Parlamento su un'unità nazionale che abbraccia quei partiti razzisti e reazionari che hanno promosso le campagne d'ordine contro i picchetti. Sono gli stessi che annunciano lo sblocco generale dei licenziamenti contro cui Adil lottava.
Padroni e governo sono dunque pienamente responsabili dell'accaduto.
Contro padroni e governo c'è una ragione in più per sostenere le lotte operaie, estenderle e unificarle sul terreno dello sciopero generale. Ed anche per affrontare, nella logistica, il tema dell'autodifesa delle lotte stesse contro mazzieri e crumiri.
La manifestazione nazionale a Roma di domani acquista dopo quanto accaduto una importanza ancora maggiore.
Tutti a Roma!