Pieno sostegno alla mobilitazione studentesca nazionale di venerdì 18 febbraio
Giuseppe e Lorenzo sono stati ammazzati. Come studenti, come lavoratori, come giovani. Giuseppe e Lorenzo sono stati ammazzati come ogni giorno vengono ammazzati lavoratori e lavoratrici nei posti di lavoro: dallo sfruttamento, dagli orari folli, dalla mancanza di condizioni di sicurezza, dalla mancanza di tutele e diritti.
Giuseppe e Lorenzo non sono morti per una tragica fatalità, ma dalla subordinazione della scuola alla logica dell’impresa, della dittatura del profitto, del capitalismo: una società fallita che non ha più nulla da dare alle giovani generazioni. Nemmeno un mondo in cui vivere. Una società che non si può riformare, ma solo distruggere.
I piagnistei di queste ore di istituzioni, ministri, media e partiti borghesi è l’ipocrisia al quadrato di un sistema criminale e fallito. I responsabili di oggi piangono per poter continuare a governare come prima domani.
La migliore risposta a ciò che è accaduto è invece la lotta che in tutta Italia si sta dispiegando. Una lotta che deve essere sostenuta da tutte le organizzazioni del movimento operaio. Studentesse e studenti in lotta nelle piazze, nelle scuole occupate, nelle mobilitazioni. Nonostante la vergognosa repressione poliziesca. Nonostante i tentativi di intimidazione del governo.
Questa lotta deve estendersi il più possibile, attraverso il coordinamento nazionale di tutte le esperienze di lotta, per un movimento studentesco di massa e democraticamente autogestito. Un movimento studentesco che sappia collegare la critica radicale ai PCTO (e non solo: tagli, scuole a pezzi, classi pollaio, etc.) alla critica generale della scuola sottomessa al capitalismo.
Conquistare il futuro significa farla finita col capitalismo. Farla finita con il capitalismo significa fare la rivoluzione. Fare la rivoluzione significa organizzarsi. Il PCL si batte per questa prospettiva: l’unica prospettiva di progresso per l’umanità intera.
Per Giuseppe e Lorenzo: conquistiamo il futuro, distruggiamo il capitalismo.