Per una difesa popolare dell’Ucraina dall’imperialismo russo. Per un’Ucraina socialista e indipendente, come voluta da Lenin (e maledetta da Putin)
esto del volantino del PCL sulla guerra in Ucraina. In fondo alla pagina il volantino allegato.
Lo scontro tra NATO e Russia in Ucraina vede contrapposti interessi imperialistici. L’attacco russo all’Ucraina è contro i diritti del popolo ucraino e contro gli interessi dei lavoratori russi.
L’attacco di Putin all’Ucraina esprime la politica di potenza di un imperialismo sorretto da oligarchi capitalisti arricchitisi sulle spoglie dell’URSS. Lo scopo è trarre vantaggio dal declino dell’imperialismo USA e dal suo scontro con l’imperialismo cinese per allargare la propria area d’influenza. Lo fa ovunque. Nel Mediterraneo affacciandosi in Libia, in Medio Oriente a sostegno di Assad, in Africa (Mali) con tanto di milizie ed affari. Lo fa in Centro Asia schiacciando nel sangue la ribellione degli operai kazaki. Lo fa in Europa a tutela del regime reazionario di Lukashenko, e ora con l’attacco all’Ucraina.
L’obiettivo l’ha dichiarato lo stesso Putin: ricostruire la “Grande Madre Russia”, contro il diritto di autodeterminazione dell’Ucraina “voluto da Lenin e dai bolscevichi”. È la linea grande russa dell’Impero zarista. Per questa stessa ragione da comunisti rivendichiamo il diritto di autodeterminazione dell’Ucraina contro l’imperialismo russo. Lo stesso che in Russia taglia le pensioni per finanziare il proprio militarismo.
Ma il diritto di autodeterminazione dell’Ucraina non può certo essere garantito dalla NATO e dagli imperialismi d’Occidente. Le loro parole su “democrazia e giustizia” fanno solo ribrezzo. Hanno foraggiato guerre coloniali. Sostengono i peggiori regimi del Medio Oriente, dall’Egitto all’Arabia Saudita, allo Stato d’Israele. Appoggiano i regimi reazionari dell’America Latina, a partire da quello brasiliano. E in Europa hanno passato gli ultimi 30 anni dopo il crollo dell’URSS ad espandere i confini della NATO, a gonfiare i bilanci militari, a tagliare le spese sociali. Oggi appoggiano il governo reazionario dell’Ucraina, spostano truppe, varano sanzioni contro la Russia, al solo scopo di difendere la propria zona d’influenza e la propria quota del bottino. Altro che difesa della “legalità internazionale”! L’unica legge che conoscono è quella della rapina. Non riconosciamo agli imperialismi d’occidente alcun “diritto”. Per questo siamo contrari ad ogni intervento militare o sanzione occidentale contro la Russia. Il nemico principale è in casa nostra.
Il diritto di indipendenza e autodifesa del popolo ucraino può essere affermato solo contro l’imperialismo russo, contro la NATO, in totale autonomia dal governo reazionario ucraino. La nostra difesa dell’Ucraina contro l’imperialismo russo muove da un’angolazione indipendente. Solo la classe lavoratrice ucraina può affermare i diritti della nazione ucraina. Solo un’Ucraina socialista può realizzare una vera indipendenza e assicurare il diritto di autodeterminazione delle stesse popolazioni del Donbass. Solo la prospettiva di una rivoluzione socialista internazionale può liberare l’umanità dalle guerre.