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La Linke si offre alla SPD per governare la Germania

Il Partito della Sinistra Europea ammaliato dal governo

18 Maggio 2020
La questione del governo è superata nel confronto a sinistra? Argomento del passato? I casi di Syriza, Bloco de Esquerda, Podemos e ora anche la Linke dimostrano il contrario
La Linke tedesca, partito centrale del Partito della Sinistra Europea, si candida al governo della Germania. I due cosegretari della Linke, Katja Kipping e Bernd Riexinger, hanno ufficialmente proposto alla SPD e ai Verdi di proiettare sul piano nazionale le comuni (accidentate) esperienze di amministrazione locale di Berlino e Turingia.

«Il coronavirus ci ha posto di fronte a clamorosi sconvolgimenti economici e feroci lotte per la distribuzione delle risorse. Le richieste politiche dell’intero arco della sinistra ci impongono una presa di posizione coraggiosa e un approccio comune. [...] I governi statali in cui la sinistra è attualmente coinvolta dimostrano la sostanziale differenza sociale e democratica dei partiti progressisti quando governano insieme. Adesso è importante unire le forze e impegnarsi nel cambio di direzione.»

A dire il vero i governi statali in cui la sinistra è coinvolta mostrano l'esatto opposto. Prima il governo Prodi, poi il governo Tsipras, poi il governo portoghese di Costa, e oggi il governo Sanchez-Iglesias dimostrano il «sostanziale» fatto che il coinvolgimento della sinistra nelle responsabilità del governo del capitale, in alleanza coi partiti borghesi o con la socialdemocrazia liberale, si realizza nella continuità delle politiche capitaliste. Ed anzi ha proprio la funzione di coprire a sinistra quelle politiche. Con pessimi risultati per il movimento operaio ed effetti più o meno distruttivi per la stessa sinistra di governo. Rifondazione Comunista ne sa qualcosa. Per quale ragione dovrebbe avvenire diversamente nel cuore del capitalismo europeo, a braccetto di una socialdemocrazia tedesca oggi al governo con Angela Merkel e la CDU?

Ma tant'è. Il gruppo dirigente di Linke ha fretta di offrire a SPD la dote dell'8% che le assegnano i sondaggi. Tra un anno si vota in Germania, entrare al governo è l'occasione della vita per chi non ha altro orizzonte che amministrare la società borghese.
In realtà all'interno della Linke vi sono forti dissensi e resistenze nei confronti di questa prospettiva, ma l'appello all'unità del partito da parte dei suoi segretari serve esattamente a rimuoverle.

Dopo il Bloco e il PCP portoghesi, dopo Podemos, anche la Linke si candida ufficialmente al governo del capitalismo. In questo caso della Germania, il principale paese imperialista del vecchio continente. Un paese in cui la sinistra di governo ha prodotto nella storia immani disastri, a vantaggio delle destre peggiori, come un secolo fa. Certo, si può obiettare che una volta fu tragedia ed oggi farsa. Ma la farsa può farsi tragedia molto in fretta. Già la destra di AfD denuncia la capitolazione al sistema della Linke e i suoi appetiti ministeriali. E siamo solo all'inizio.

La salvaguardia e lo sviluppo di una opposizione di classe ai governi della borghesia, il rifiuto di una compromissione nelle politiche dominanti, non è solo una necessità elementare per la difesa dei lavoratori, ma anche uno strumento di lotta alla reazione e alla sua demagogia tra gli sfruttati.
In ogni caso, dopo la vicenda di Syriza, dopo l'approdo governativo di Podemos, dopo la candidatura di governo della Linke, nessuno potrà più dire che la questione del governo è uscita dall'agenda del confronto a sinistra. Ieri come oggi, è e resta un tema strategico che fa da spartiacque tra riformismo e marxismo rivoluzionario.
Partito Comunista dei Lavoratori