7 Settembre 2022
Testo del volantino in distribuzione nelle mobilitazioni di settembre dei Vigili del Fuoco
L'estate che sta finendo porta a bilancio l'immagine nitida di un sistema in crisi.
Innanzitutto un sistema globale che non riesce a far fronte alla crisi climatica-ambientale a livello planetario: aumento dell'inquinamento, dei gas serra, dei veleni, aumento delle temperature, quindi degli incendi e dei fenomeni meteorologici sempre più violenti e devastanti, a cui i vigili del fuoco devono far fronte. Ma crisi anche della macchina dei soccorsi, con l'evidente inadeguatezza della risposta generale: un Corpo in continuo stato di emergenza (spesso neanche dichiarato), raddoppi turni, straordinari, missioni, mancanza di mezzi e supporto...
Questa è solo la punta dell'iceberg, la parte più visibile. Le problematiche del Corpo e le difficoltà che vivono quotidianamente i suoi lavoratori continuano con una lunga lista. Bene hanno fatto le organizzazioni sindacali di USB e di CGIL, UIL, CISL e CONFSAL a lanciare la mobilitazione su temi importanti. Il Partito Comunista dei Lavoratori è a fianco di queste mobilitazioni.
Non unirle è stata però un'occasione persa. Pesano ancora interessi di apparato di certe sigle. Se è giusto isolare i sindacati gialli, corrotti e leccapiedi dei dirigenti e dell'amministrazione (e degli apparati repressivi), bisogna invece unire il più ampio fronte di lavoratori su una piattaforma avanzata.
Allo stesso tempo, la mobilitazione non deve scadere in una semplice sfilata, tanto per rendersi visibili in periodo elettorale, ma la lotta deve continuare in maniera incisiva, con il protagonismo dei lavoratori.
L'esperienza ci insegna che nessuna conquista reale (nella storia dell'umanità) è stata fatta senza la lotta di classe. Il prossimo governo, di qualsiasi colore sia, non risolverà alcuna di queste problematiche, perché sarà un governo della borghesia contro la classe lavoratrice, dove sarà il capitalismo e la legge del profitto a comandare ancora, portando avanti guerre, distruggendo ulteriormente l'ambiente e creando sempre più povertà, togliendo ai poveri (e mettendoli in competizione tra loro) per dare ai ricchi.
La lotta dei Vigili del Fuoco, per avanzare ed imporsi, deve raccogliere queste istanze:
- No alla guerra. Stop alle spese militari. Dirottare queste somme al comparto del soccorso e alla sanità;
- Scioglimento dell'Arma dei Carabinieri, doppione di corpo (militare) repressivo dello stato. Dirottare le risorse all'inclusione e alla crescita sociale, in modo da diminuire così il numero complessivo degli interventi (un'altissima percentuale dei nostri interventi è legata alle condizioni sociali della popolazione);
- Rinnovo contrattuale subito (già scaduto da 8 mesi);
- Allineamento dei salari dei Vigili del Fuoco ai pompieri del centro e Nord Europa;
- Pensioni certe e dignitose per tutti, equivalenti al 100% dello stipendio medio dell'ultimo anno;
- Assunzioni subito e potenziamento dell'organico fino ad arrivare a 40.000 unità operative reali;
- Sistema integrato INAIL per infortuni e malattie professionali;
- Un riordino dei Vigili del Fuoco dove sia prevista l'introduzione delle cariche elettive, eleggibili dalla base e revocabili in qualsiasi momento, per le figure dei capi turno, dei capi turno provinciali, capi distaccamento, responsabili dei servizi; dividere le carriere dei funzionari tra chi si occupa prettamente di questioni operative e chi si occupa d'altro (e contrattualizzare tutto); introdurre la valutazione, vincolante per la progressione di carriera, dei funzionari da parte della base (operativi e amministrativi); eliminare la burocrazia, a partire dall'eliminazione delle figure prefettizie ai vertici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, in modo da abolire la dualità al vertice del Corpo; elezione del Capo del Corpo da parte di tutti i lavoratori del Corpo;
- Per un altro sistema di progressioni di carriera, senza copiare altri corpi estranei ai Vigili del Fuoco;
- Opere di intervento nelle sedi di servizio per renderle adeguate alle esigenze quotidiane ed operative;
- Diritto ad una mensa di qualità in ogni distaccamento;
- Internalizzazione dei cuochi e degli addetti alle pulizie;
- Politiche di parità di genere, combattere il sessismo ed il maschilismo nelle caserme;
- Elezioni democratiche delle RSU e passaggi democratici tra i lavoratori per i temi più importanti;
- Per il ritorno al modello privatistico.
Occorre un fronte di lotta tra tutti i lavoratori, sapendo che solo la rivoluzione cambia le cose e solo un governo del proletariato ed il socialismo potrà realizzare una vera alternativa.