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24 Marzo 2020
La storia dell’umanità è storia di lotte di classe, non di complotti
La situazione è drammatica nel mondo ed in Italia. Il coronavirus sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale e mietendo vittime in tutto il mondo. Tutto questo però non può e non deve essere spiegato semplicemente con frasi del tipo “vi è stata la diffusione di un agente patogeno” o “ci deve essere una sorta di ordine massonico mondiale che ha voluto diffondere questo virus”.
Il Covid-19, meglio conosciuto con il nome di coronavirus, si è diffuso tramite zoonosi. Le zoonosi conosciute nel mondo sono numerose. Secondo l’OMS sono oltre 200 e comprendono un gruppo molto diverso d’infezioni o di infestazioni, che possono essere di natura batterica, virale, parassitaria e da agenti non convenzionali. Negli ultimi anni, a causa dell’intensificarsi degli scambi commerciali di animali e prodotti d’origine animale tra i vari paesi del mondo, il passaggio dall’agente patogeno da un animale all’uomo è aumentato e si verifica più frequentemente. Insomma, se vi è una concausa della diffusione di questo virus, sta nel poco rispetto da parte dell’uomo per l’ambiente e il mondo animale (“Più broccoli, meno McDonald!”).
Tutto questo però non è sufficiente come spiegazione per la forma mentis del grillino medio e dello stalinista duro (complottisti). I complotti, come sappiamo, sguazzano in questo contesto sui generis. Troppi morti e troppo repentino è stato il cambiamento della società, e come un virus nelle mucose, il complotto trova il suo terreno fertile di “contagio” per avanzare teorie assurde. Teorie che nei fatti ripropongono il vecchio concetto, di terribile memoria, del “complotto demo-pluto-giudaico-massonico”. Del resto, per questa gente quasi tutti (compresi noi trotskisti, perché non appoggiamo vari tiranni come Assad o i bonaparte come Putin) sono agenti del “grande vecchio” Soros, concentrato in un'unica persona del suddetto complotto.
I marxisti rivoluzionari, da buoni materialisti dialettici, rifuggono queste sciocche, semplicistiche e surreali letture della società.
Andiamo con ordine:
1. Circola un video che racconta il coronavirus come una sorta complotto creato dagli Stati Uniti per distruggere la Cina. Una cagata pazzesca, per usare la citazione cinematografica di Paolo Villaggio in uno dei suoi Fantozzi, oltre ad essere naturalmente anche poco logica. Ora gli USA sono in pieno panico, con la borsa crollata verticalmente, mentre la Cina sembra aver superato la crisi del Covid-19. Insomma, gli Stati Uniti si sarebbero sparati nei coglioni. Chapeau!
2. La Cina, va ricordato, non ha mai accusato gli Stati Uniti di aver scatenato l'epidemia. I cinesi, visto che l'amministrazione Trump non perde occasione di accusare la Cina di aver infettato il mondo, hanno solamente sollevato il dubbio che non è assolutamente certo che il virus (o il paziente uno) sia di origine cinese (possibile, ma poco probabile), viste le morti, semplicemente ascritte ad una generica influenza, che si sono susseguite nel mondo prima della comparsa ufficiale del coronavirus.
3. L'idea che a volere l'epidemia siano stati circoli della finanza internazionale, in una sorta di stanza dei bottoni, è da romanzo di Tom Clancy. Per far implodere le maggiori potenze imperialiste mondiali ci vuole un po’ di più che un manipolo di borsisti e biologi.
4. Il Covid-19 è stato creato in laboratorio. Questa è una delle migliori bufale. Non è così, e a dirlo è la biologia molecolare. Sull’ultimo numero della rivista Nature Medicine si può leggere un articolo molto chiaro dove sono rappresentati i coronavirus umano (una forma dell’attuale agente virale del Covid-19), tre coronavirus di pipistrello e un coronavirus di pangolino. Il risultato è chiaro: il virus attuale è strettamente imparentato con gli altri virus del passato, appartenenti alla stessa famiglia. Le differenze sono piccole ma significative, originatesi probabilmente per mutazione spontanea. Non c’è nessuna evidenza che possano essere state prodotte in laboratorio.
5. Le truppe USA (ci riferiamo all’esercitazione delle truppe USA in Europa), affermano i complottisti, “sono venute in Europa per diffondere il virus”. Qui siamo di fronte a teorie surreali, e la dimostrazione sta nella quarantena del generale Christopher Cavoli, comandante di US Army Europe, che è stato esposto al contagio in una riunione d’alto livello.
6. Infine, il meglio ce lo fornisce la nota attrice Eleonora Brigliadori. La star della TV è convinta che a ordire questo complotto su scala mondiale sarebbero stati gli USA. “Che ci fosse l'America dietro tutto questo – scrive convinta sui social – era già chiaro a molti di noi!". L’epidemia di Covid-19, secondo la showgirl, è puro e semplice "terrorismo mediatico". E spiega ai followers complottisti come lei: "Il terrorismo ha un effetto, e questo è quello di cui hanno bisogno probabilmente quelli che sono diventati materialisti e si fidano ancora dei medici ma soprattutto respirano male nella vita sociale... la polmonite viene alle persone che hanno indebolita la loro sfera morale nel Respiro.” (sic)
Da marxisti, materialisti dialettici, dobbiamo buttare le teorie del complotto nella pattumiera della storia. Come affermavano Marx ed Engels, la storia dell’umanità è storia della lotta di classe, e non di oscuri complotti di templari e rosacroce vari. La borghesia, è ovvio, complotta contro il proletariato e anche contro i suoi nemici parziali o avversari tra i vari briganti capitalisti, ma le sue azioni rientrano nell’ambito della realtà.
Difendere queste concezioni marxiste significa difendere la centralità della lotta di classe e della rivoluzione del proletariato contro il complotto permanente del capitalismo, dei suoi servi e dei rinnegati del movimento operaio e della sinistra: il quotidiano sfruttamento dei proletari ed oppressione e massacri di ogni genere contro la grande maggioranza dell’umanità.
Per questo, per noi, anche con il coronavirus la lotta di classe continua, e la sola soluzione per rispondere alle future inevitabili epidemie e pandemie è costruire un mondo socialista. Questo è il nostro compito, non quello di sostenere teorie assurde in compagnia di nemici della rivoluzione, fascisti, qualunquisti o stalinisti duri (complottisti) che siano.
Il Covid-19, meglio conosciuto con il nome di coronavirus, si è diffuso tramite zoonosi. Le zoonosi conosciute nel mondo sono numerose. Secondo l’OMS sono oltre 200 e comprendono un gruppo molto diverso d’infezioni o di infestazioni, che possono essere di natura batterica, virale, parassitaria e da agenti non convenzionali. Negli ultimi anni, a causa dell’intensificarsi degli scambi commerciali di animali e prodotti d’origine animale tra i vari paesi del mondo, il passaggio dall’agente patogeno da un animale all’uomo è aumentato e si verifica più frequentemente. Insomma, se vi è una concausa della diffusione di questo virus, sta nel poco rispetto da parte dell’uomo per l’ambiente e il mondo animale (“Più broccoli, meno McDonald!”).
Tutto questo però non è sufficiente come spiegazione per la forma mentis del grillino medio e dello stalinista duro (complottisti). I complotti, come sappiamo, sguazzano in questo contesto sui generis. Troppi morti e troppo repentino è stato il cambiamento della società, e come un virus nelle mucose, il complotto trova il suo terreno fertile di “contagio” per avanzare teorie assurde. Teorie che nei fatti ripropongono il vecchio concetto, di terribile memoria, del “complotto demo-pluto-giudaico-massonico”. Del resto, per questa gente quasi tutti (compresi noi trotskisti, perché non appoggiamo vari tiranni come Assad o i bonaparte come Putin) sono agenti del “grande vecchio” Soros, concentrato in un'unica persona del suddetto complotto.
I marxisti rivoluzionari, da buoni materialisti dialettici, rifuggono queste sciocche, semplicistiche e surreali letture della società.
Andiamo con ordine:
1. Circola un video che racconta il coronavirus come una sorta complotto creato dagli Stati Uniti per distruggere la Cina. Una cagata pazzesca, per usare la citazione cinematografica di Paolo Villaggio in uno dei suoi Fantozzi, oltre ad essere naturalmente anche poco logica. Ora gli USA sono in pieno panico, con la borsa crollata verticalmente, mentre la Cina sembra aver superato la crisi del Covid-19. Insomma, gli Stati Uniti si sarebbero sparati nei coglioni. Chapeau!
2. La Cina, va ricordato, non ha mai accusato gli Stati Uniti di aver scatenato l'epidemia. I cinesi, visto che l'amministrazione Trump non perde occasione di accusare la Cina di aver infettato il mondo, hanno solamente sollevato il dubbio che non è assolutamente certo che il virus (o il paziente uno) sia di origine cinese (possibile, ma poco probabile), viste le morti, semplicemente ascritte ad una generica influenza, che si sono susseguite nel mondo prima della comparsa ufficiale del coronavirus.
3. L'idea che a volere l'epidemia siano stati circoli della finanza internazionale, in una sorta di stanza dei bottoni, è da romanzo di Tom Clancy. Per far implodere le maggiori potenze imperialiste mondiali ci vuole un po’ di più che un manipolo di borsisti e biologi.
4. Il Covid-19 è stato creato in laboratorio. Questa è una delle migliori bufale. Non è così, e a dirlo è la biologia molecolare. Sull’ultimo numero della rivista Nature Medicine si può leggere un articolo molto chiaro dove sono rappresentati i coronavirus umano (una forma dell’attuale agente virale del Covid-19), tre coronavirus di pipistrello e un coronavirus di pangolino. Il risultato è chiaro: il virus attuale è strettamente imparentato con gli altri virus del passato, appartenenti alla stessa famiglia. Le differenze sono piccole ma significative, originatesi probabilmente per mutazione spontanea. Non c’è nessuna evidenza che possano essere state prodotte in laboratorio.
5. Le truppe USA (ci riferiamo all’esercitazione delle truppe USA in Europa), affermano i complottisti, “sono venute in Europa per diffondere il virus”. Qui siamo di fronte a teorie surreali, e la dimostrazione sta nella quarantena del generale Christopher Cavoli, comandante di US Army Europe, che è stato esposto al contagio in una riunione d’alto livello.
6. Infine, il meglio ce lo fornisce la nota attrice Eleonora Brigliadori. La star della TV è convinta che a ordire questo complotto su scala mondiale sarebbero stati gli USA. “Che ci fosse l'America dietro tutto questo – scrive convinta sui social – era già chiaro a molti di noi!". L’epidemia di Covid-19, secondo la showgirl, è puro e semplice "terrorismo mediatico". E spiega ai followers complottisti come lei: "Il terrorismo ha un effetto, e questo è quello di cui hanno bisogno probabilmente quelli che sono diventati materialisti e si fidano ancora dei medici ma soprattutto respirano male nella vita sociale... la polmonite viene alle persone che hanno indebolita la loro sfera morale nel Respiro.” (sic)
Da marxisti, materialisti dialettici, dobbiamo buttare le teorie del complotto nella pattumiera della storia. Come affermavano Marx ed Engels, la storia dell’umanità è storia della lotta di classe, e non di oscuri complotti di templari e rosacroce vari. La borghesia, è ovvio, complotta contro il proletariato e anche contro i suoi nemici parziali o avversari tra i vari briganti capitalisti, ma le sue azioni rientrano nell’ambito della realtà.
Difendere queste concezioni marxiste significa difendere la centralità della lotta di classe e della rivoluzione del proletariato contro il complotto permanente del capitalismo, dei suoi servi e dei rinnegati del movimento operaio e della sinistra: il quotidiano sfruttamento dei proletari ed oppressione e massacri di ogni genere contro la grande maggioranza dell’umanità.
Per questo, per noi, anche con il coronavirus la lotta di classe continua, e la sola soluzione per rispondere alle future inevitabili epidemie e pandemie è costruire un mondo socialista. Questo è il nostro compito, non quello di sostenere teorie assurde in compagnia di nemici della rivoluzione, fascisti, qualunquisti o stalinisti duri (complottisti) che siano.