È con sgomento e dolore che apprendiamo della morte improvvisa di un valoroso compagno e caro amico.
Non conosciamo ancora le circostanze e le cause di questo terribile lutto. Ora è doveroso sottolineare la gravità della sua perdita.
Dobbiamo dire addio al compagno Ermanno Lorenzoni.
Ermanno è stato sempre un comunista rivoluzionario.
Militante fin da giovanissimo delle organizzazioni del marxismo rivoluzionario e del sindacalismo di classe, negli ultimi decenni ha dato un contributo fondamentale prima alla fondazione del Circolo Ferrovieri del Partito della Rifondazione Comunista di Bologna, poi, quando questo partito ha dato sostegno al governo antioperaio di Prodi, egli, fedele ai propri ideali, non ha esitato a dar vita alla sezione di Bologna del Partito Comunista dei Lavoratori, per cui successivamente ha svolto anche un ruolo importante negli organismi di direzione nazionale.
Ermanno è stato per decenni militante e dirigente sindacale tra i ferrovieri, prima nella FILT-CGIL e poi tra i fondatori del sindacalismo di base in Italia: un lungo percorso iniziato nei primi anni '90 con lo SLAI Cobas, poi USB, fino ai giorni nostri con SGB.
Nondimeno Ermanno è stato capace di essere punto di riferimento per la sinistra bolognese, conseguendo come candidato sindaco nel 2016 uno dei risultati elettorali più brillanti della storia del PCL.
Questi sono solo alcuni dei capitoli della vita militante del compagno Ermanno.
Da ultimo, ma certamente non per importanza, non possiamo tralasciare la sua carica umana, la sua gentilezza mista ad ironia ed autoironia, che ce lo ha reso sempre un grande amico, capace sempre di spontanea solidarietà verso amici e compagni.
Il suo esempio, le sue idee che sapeva sempre mettere al servizio del confronto tra di noi per il miglioramento di tutti, la sua umanità, continueranno a farci da guida nella lotta quotidiana.
Ciao Ermanno.
Oggi che, a causa delle misure di emergenza dovute all'epidemia da coronavirus, non possiamo neanche farlo di persona, ci stringiamo tutti per salutarti con il più fraterno e serrato dei pugni chiusi.
Le compagne e i compagni del Partito Comunista dei Lavoratori
Torneremo in seguito con un ricordo più completo della figura e della militanza del compagno Ermanno Lorenzoni
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Pubblichiamo il comunicato del Sindacato Generale di Base dell'Emilia-Romagna
CIAO ERMANNO
È morto Ermanno, è morto un compagno, è morto un nostro compagno.
Poco importa se ci diranno fra qualche giorno che se lo è portato via questo maledetto virus contro il quale tutti stiamo combattendo o un’altra malattia o ancora un fatto accidentale; sapere che non lo vedremo più è quello che ci rende tristi e sgomenti.
Non possiamo rischiare di essere retorici quando scriviamo e parliamo di Ermanno perché sarebbe in contrasto con i suo modi, sempre riflessivi ma mai scontati e con la sua presenza in ogni riunione, in ogni manifestazione,in ogni presidio, in ogni sciopero, in ogni lotta.
Che la Terra ti sia lieve.
Ciao Ermanno, non ti possiamo scordare.
Le compagne ed i compagni di SGB dell’Emilia Romagna
Non conosciamo ancora le circostanze e le cause di questo terribile lutto. Ora è doveroso sottolineare la gravità della sua perdita.
Dobbiamo dire addio al compagno Ermanno Lorenzoni.
Ermanno è stato sempre un comunista rivoluzionario.
Militante fin da giovanissimo delle organizzazioni del marxismo rivoluzionario e del sindacalismo di classe, negli ultimi decenni ha dato un contributo fondamentale prima alla fondazione del Circolo Ferrovieri del Partito della Rifondazione Comunista di Bologna, poi, quando questo partito ha dato sostegno al governo antioperaio di Prodi, egli, fedele ai propri ideali, non ha esitato a dar vita alla sezione di Bologna del Partito Comunista dei Lavoratori, per cui successivamente ha svolto anche un ruolo importante negli organismi di direzione nazionale.
Ermanno è stato per decenni militante e dirigente sindacale tra i ferrovieri, prima nella FILT-CGIL e poi tra i fondatori del sindacalismo di base in Italia: un lungo percorso iniziato nei primi anni '90 con lo SLAI Cobas, poi USB, fino ai giorni nostri con SGB.
Nondimeno Ermanno è stato capace di essere punto di riferimento per la sinistra bolognese, conseguendo come candidato sindaco nel 2016 uno dei risultati elettorali più brillanti della storia del PCL.
Questi sono solo alcuni dei capitoli della vita militante del compagno Ermanno.
Da ultimo, ma certamente non per importanza, non possiamo tralasciare la sua carica umana, la sua gentilezza mista ad ironia ed autoironia, che ce lo ha reso sempre un grande amico, capace sempre di spontanea solidarietà verso amici e compagni.
Il suo esempio, le sue idee che sapeva sempre mettere al servizio del confronto tra di noi per il miglioramento di tutti, la sua umanità, continueranno a farci da guida nella lotta quotidiana.
Ciao Ermanno.
Oggi che, a causa delle misure di emergenza dovute all'epidemia da coronavirus, non possiamo neanche farlo di persona, ci stringiamo tutti per salutarti con il più fraterno e serrato dei pugni chiusi.
Le compagne e i compagni del Partito Comunista dei Lavoratori
Torneremo in seguito con un ricordo più completo della figura e della militanza del compagno Ermanno Lorenzoni
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Pubblichiamo il comunicato del Sindacato Generale di Base dell'Emilia-Romagna
CIAO ERMANNO
È morto Ermanno, è morto un compagno, è morto un nostro compagno.
Poco importa se ci diranno fra qualche giorno che se lo è portato via questo maledetto virus contro il quale tutti stiamo combattendo o un’altra malattia o ancora un fatto accidentale; sapere che non lo vedremo più è quello che ci rende tristi e sgomenti.
Non possiamo rischiare di essere retorici quando scriviamo e parliamo di Ermanno perché sarebbe in contrasto con i suo modi, sempre riflessivi ma mai scontati e con la sua presenza in ogni riunione, in ogni manifestazione,in ogni presidio, in ogni sciopero, in ogni lotta.
Che la Terra ti sia lieve.
Ciao Ermanno, non ti possiamo scordare.
Le compagne ed i compagni di SGB dell’Emilia Romagna
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Una testimonianza da parte di un compgno che ringraziamo:
Una testimonianza da parte di un compgno che ringraziamo:
Un ricordo di Ermanno Lorenzoni
Ai compagni bolognesi e alla famiglia
Ho ricevuto la bruttissima notizia due giorni dopo e subito mi è venuta in mente l’immagine imponente del compagno Lorenzoni; un nome che gli stava a pennello, come gli enormi cappottoni spinati che indossava col freddo.
Quando lo incontravo, raramente a dire il vero, solo in occasione delle riunioni di partito regionali, nazionali o nelle piazze a manifestare, lo salutavo sempre così: “Ciao, vecchio”. E lui rispondeva con un composto sorriso o con un commento del tipo:” Eh! Sì…”, come a dire che era vecchio davvero. Ma era solo uno scherzo, le cose che si dicono fra due quasi coetanei. In realtà non era vecchio, solo un po’ stagionato, come me: non mi aspettavo che se andasse così presto dal mondo. Me lo ricordo posato, di poche parole. Eh! Non le sprecava le parole, ma se era necessario precisare o spiegare qualcosa le usava assai bene, dimostrando di saperne parecchie di cose.
Non lo dimenticherò di sicuro.
Stefano Falai