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ELEZIONI REGIONALI DELL’EMILIA ROMAGNA: LE NOSTRE INDICAZIONI DI VOTO

  Domenica 17 e lunedì 18 novembre si terranno le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna. Il nostro Partito non potrà essere presente a qu...

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E' uscito il N°4 di UNITA' DI CLASSE -giornale comunista dei lavoratori-

E' uscito il N°4 di UNITA' DI CLASSE -giornale comunista dei lavoratori-


Editoriale di Marco Ferrando
L'altro Primo Maggio
Grecia: rivoluzione o capitolazione di FM
Contro lo scioopero sociale di LucaS
Cooperative: dall'autogestione all'impresa capitalistica -intervista a Donatella Ascoli (Cgil Veneto)
Dossier Eataly -di Alessio Ariotto
La nuova speculazione bolognese di Farinetti e Coop -di Ermanno Lorenzoni
Elezioni regionali e riforme istituzionali -di Marco Ferrando
Il Pcl e le Elezioni regionali della Liguria
Medicina Democratica -di Ruggero Rognoni
Per una soluzione anticapitalista del dramma migratorio
Commericio: La Filcams fa Harakiri -di Enrico Pellegrini
A cento anni dall'entrata in guerra dell'Italia -di Piero Nobili

Il giornale è reperibile presso le sezioni provinciali del
Partito Comunista dei Lavoratori

CHI SI NASCONDE DIETRO GLI SGOMBERI… IL CAPITALE, OVVERO IL PD

Non ci meravigliamo per quello che è successo: non ci meravigliamo affatto. È successo a Milano (Pisapia); è successo a Roma (Marino) ed in tante altre città. Tutte di centro sinistra, tutte a guida PD + altri… Succede ovunque. L'offensiva a suon di 6 sfratti al giorno a Bologna (giunta Merola – PD) ne è il caso più grave e importante in Emilia-Romagna. Ricordate la manifestazione del movimento per la casa del 12 aprile 2014? ci caricarono e ci arrestarono. Poi fu applicato il decreto Lupi ed arrivò lo sgombero di migliaia di senza casa.
Di questi soggetti socialdemocratici (PD+altri) non ci si può fidare. Il recente sgombero di due stabili occupati a Rimini sono la riprova di quello che noi comunisti diciamo da sempre. Questo Stato e tutte le sue istituzioni non sono altro che il comitato di affari della classe dirigente: sono i ricchi, i banchieri e i palazzinari a dettar legge. Sono loro che legiferano a prescindere dai principi più o meno corrotti di una carta costituzionale ed a prescindere dai partiti più o meno progressisti in campo.
La sinistra si limita a difendere dei diritti, noi del Partito Comunista dei Lavoratori abbiamo una prospettiva più ampia: un modo diverso di vivere la società e di gestire le risorse, che siano il lavoro o la casa. Una società senza padroni e senza privilegi. Questa lotta deve quindi avere una prospettiva. Occupare tutto può essere anche utile, ma prepariamoci anche a cacciare via i voltagabbana, i politici corrotti e chi nei consigli comunali da una parte ti stringe la mano e dall’altra ti colpisce con il manganello.
La nostra proposta è una proposta di rottura con il PD e con tutti quelli che portano l’acqua a quel mulino. Non si può stare a metà tra due barricate, non si può votare per quel partito e poi dopo anni schierasi contro come nulla fosse.
Questo non vuol dire alzare il livello dello scontro, ma significa alzare il livello qualitativo della lotta. Ogni equilibrio, chiamiamolo “riformatore” o “progressista”, si può spezzare solo con una prospettiva rivoluzionaria, altrimenti il disincanto finirà per alimentare un effetto reazionario, capace solo di cancellare le minime conquiste acquisite.
Lo vediamo nello scenario mondiale, lo vediamo nello scenario europeo e nazionale. Lo vediamo qui, nella piccola realtà riminese. Non a caso chiediamo che la risposta sia forte quanto la repressione dello Stato. Altrimenti siamo destinati a fallire.

Mobilitare tutte le forze nel mondo del lavoro e della scuola. Ritrovare l’unità tra studenti e lavoratori, solo questo potrà abbattere questa democratica dittatura che non fa che colpire costantemente la classe lavoratrice negli aspetti fondamentali della vita: lavoro, casa, scuola, sanità. La lotta di classe non è un concetto fuori moda è una realtà quotidiana: è la lotta dei ricchi contro i poveri, della borghesia contro il proletariato. È tempo di opporre agli sfruttatori una forza uguale e contraria. Con una prospettiva rivoluzionaria.

IL PCL AL FIANCO DI ROM E SINTI AL CORTEO NAZIONALE DEL 16 MAGGIO

Il Partito Comunista dei Lavoratori è al fianco dei Sinti e dei Rom che sfilano a Bologna sabato 16 maggio nel ricordo dell’olocausto subito dal capitalismo nazifascista e dell’eroica ribellione nel campo di lavoro e sterminio di Birkenau il 16 maggio 1944.
Intorno ai migranti e alle minoranze oppresse come quelle dei Rom e dei Sinti è necessario raccogliere l’unità di tutti i lavoratori e delle loro organizzazioni per organizzare la difesa e l’autodifesa di tutti i soggetti vittime di aggressioni razziste, battere la destra estrema e quella al governo sotto le mentite spoglie del PD renziano, determinare una svolta politica e sociale e porre le basi per il governo dei lavoratori, l’unico che non dovrà difendere alcun privilegio e non avrà interesse a fomentare la guerra tra poveri.

CONTRO UNA SCUOLA DEI PADRONI!

NO AD OGNI TRATTATIVA SUL DDL "BUONA SCUOLA": DEVE ESSERE RITIRATO!

CONVOCARE SUBITO DOPO LO SCIOPERO DEL 5 MAGGIO ASSEMBLEE RSU IN TUTTI I TERRITORI, COSTRUIRE UN'ASSEMBLEA NAZIONALE E RAPPRESENTATIVA DI DELEGATI E DELEGATE DELLA SCUOLA!

Volantino distribuito dal PCL il 5 maggio



Foto dal corteo NoExpo - Milano, 1 maggio

Il primo maggio di Milano è tornato ad essere una giornata di lotta contro il capitalismo, questo è un primo risultato di cui bisogna andare fieri.
Quando il corteo si è immesso in via .... ci siamo subito resi conto che non si trattava di una consueta sfilata ma di una manifestazione combattiva, animata da migliaia di giovani studenti, di precari, di disoccupati ma sopratutto di una nuova classe operaia multietnica. Hanno sfilato insieme la minoranza CGIL, SCIOPERIAMO EXPO, i sindacati di base (Cobas, CUB, USB, USI) con migliaia di migranti del S.I. Cobas protagonisti negli ultimi mesi di lotte radicali ed esemplari nel settore della logistica in una veramente non retorica unità di classe tra sfruttati.