Riprendiamo e volentieri pubblichiamo Un mio contributo sul nazismo nella scena del metal estremo
Il NSBM (acronimo che sta per National Socialist Black Metal) è una branca del metal estremo improntata ad ideologie nazional-socialiste, che non si caratterizza per una particolare influenza stilistica, per quanto improntato su marcate influenze derivanti dal RAC, quanto per una comunanza di ideali derivanti dal retaggio della destra più estrema, quali razzismo, sessismo, misoginia, abilismo, anti-comunismo, ecc.
Il problema del nazismo nel black metal si pose già dalla cosiddetta "seconda ondata" (successiva ad una prima che ne tratteggiò i canoni stilistici principali, seppur ancora piuttosto vaghi, e formata da band quali primi Bathory, Celtic Frost, Venom), con uno dei suoi principali esponenti, Varg Vikernes in arte "Burzum", che non ha mai nascosto le sue simpatie per il regime hitleriano e che, durante la sua permanenza in carcere successiva all'omicidio di un altro esponente della scena black metal, Øystein Aarseth in arte "Euronymous", arrivò a scrivere un delirante manifesto dal titolo di "Vargsmål" improntato su ideali razzisti e suprematisti.
Inoltre la seminale band Darkthrone, dopo un esordio più improntato sul death metal ed una successiva virata sul black coi dischi successivi, nel suo disco del 1994 "Transilvanian Hunger" stampò sul retro del disco la scritta "Norsk Arisk Black Metal" ("Black Metal Norvegese Ariano") e dichiarò che "Transilvanian Hunger è oltre ogni critica. Se qualcuno dovesse provare a criticare questo LP dovrà essere trattato con sufficienza per il suo comportamento palesemente ebreo." (1)
La pezza che il gruppo cercò di metterci, dato il clamore suscitato, fu peggiore del buco: si giustificarono dicendo che in Norvegia la parola "ebreo" si usa per definire qualcuno particolarmente stupido (sic!).
Con gli anni, e visto il brodo di coltura regnante in tale campo, le ideologie legate alla destra più estrema ebbero modo di proliferare indisturbate e crescere esponenzialmente, passando da stupide boutade ad una vera e propria militanza politica: in Grecia il gruppo dei Der Sturmer (il cui nome rimanda al famoso giornale di propaganda antisemita della Germania nazista, edito tra il 1923 e il 1945) è formato da militanti della famosa formazione neonazista Alba Dorata, ed il gruppo dei Naer Mataron è arrivato anche ad eleggere un deputato, il loro bassista Kaiadas, con tale formazione politica.
La scena NSBM (presente anche in Italia con band quali Kaiserreich, Via Dolorosa, Frangar, i disciolti Waffen SS...) è particolarmente florida nei paesi della ex "cortina di ferro": Polonia (col famigerato Temple Of Fullmoon e band quali Graveland, Veles, Dark Fury), Ucraina (Nokturnal Mortum, Kroda, Drudkh), Bulgaria (88, Gaskammer, Paganblut) e via dicendo.
Questo è sicuramente un lascito dello stalinismo e della sua controrivoluzione che, a causa delle carestie e della povertà provocata dalla sua burocrazia e dalla successiva restaurazione capitalistica dopo il crollo dell'URSS, ha provocato nel proletariato di tali nazioni un sentimento di odio verso quello che loro identificano come "comunismo" ed ha portato così una parte di esso ad abbracciare idee reazionarie e controrivoluzionarie.
Due casi particolari sono rappresentati dai due grandi blocchi che si sono scontrati nel corso della seconda guerra mondiale: Germania e Russia.
Nel caso tedesco, culla dell'ideologia che ha dato vita al nazional-socialismo, pur con diverse band che compongono il sottobosco neonazista, il nome da ricordare è uno ed uno soltanto: Absurd.
Gli Absurd sono stati infatti una delle prime band della scena NSBM, attivi fin dagli anni '90 e da subito votati ad ideologie di estrema destra.
Con il succitato Burzum condividono inoltre anche un fatto di sangue: il loro leader Henrik Mobus si macchiò infatti dell'omicidio di Sandro Beyer, un loro compagno di scuola.
Molto clamore suscitò nel 2012 la calata italiana del combo teutonico, boicottata da Indymedia e dalla rete antifascista nostrana (2) che costrinse allo spostamento di ben 3 location per la sede del concerto, il quale alla fine si tenne al Theatre di Rozzano.
La scena russa è invece molto fiorente: sono tante le band che si richiamano al neonazismo in quella terra (alla faccia di Putin che vuole denazificare l'Ucraina...ma forse dovrebbe pensare prima alla sua nazione!) tanto da dar vita, come in Polonia il Temple of Fullmoon, ad una associazione che riunisce tali band, la Blazebirth Hall.
Alcuni nomi sono M8l8th, Branikald, Forest, Velimor, Temnozor... e via dicendo.
Gruppi accomunati da sonorità tra le più variegate ma riuniti all'ombra della svastica.
Va detto, ad onor di cronaca, che ci sono band che hanno giocato molto sull'ambiguità e sul mostrare vaghe simpatie naziste (Nargaroth, Moonblood, Taake...) per "scandalizzare" e vendere più dischi in un ambiente in cui si gioca a chi è più cattivo e fa la cosa più oltraggiosa.
Per dirla con le parole di Hendrik Mobus degli Absurd, "puoi insultare Gesù Cristo e onorare Satana, e a nessuno gliene fregherà un cazzo. Puoi parlare di qualsivoglia depravazione sessuale, e ti chiederanno di continuare. Oggi come oggi è solo con il nazionalsocialismo che trovi tutte le porte sbarrate e la gente che ti volta le spalle". (3)
Hoest, leader e mastermind dei norvegesi Taake, nel 2007 ad Essen si presentò sul palco con una svastica incisa sul petto e venne (giustamente) cacciato a bottigliate.
Lo stesso Hoest nel tempo ha mostrato atteggiamenti islamofobi e misogini, tanto che ci furono forti polemiche per la calata bolognese della sua band nel 2018 (4) e negli Stati Uniti ed in Oceania ebbero problemi e dovettero cancellare delle date.
Questi miserabili ignoranti mostrano svastiche e croci celtiche convinti così di scandalizzare o addirittura di essere "rivoluzionari", ma non si rendono conto che in questo comportamento non c'è nulla di ribelle nè tanto meno di rivoluzionario: fascismo e nazismo sono sempre stati strumento della grande borghesia contro il proletariato. Basti pensare al biennio rosso italiano quando le squadracce fasciste venivano mandate dai padroni a scardinare i picchetti operai.
Destano inoltre particolare motivo di derisione i gruppi neofascisti che si rifanno al paganesimo, quando il fascismo è sempre stata un'ideologia fortemente legata alla religione cristiana.
Dai primi anni 2000 ha preso però forma un nuovo sottogenere del black metal, con lo scopo di combattere l'avanzata reazionaria e sempre più incontrollata di queste ideologia all'interno della scena: sto parlando del RABM (acronimo che sta per "Red & Anarchist Black Metal", ovvero il black metal di natura comunista, anarchica e antifascista).
Da una prima sparuta manciata di band (Iskra, Profecium, SorgSvart), la scena si è sempre più consolidata fino a giungere negli ultimi anni a creare un vero e proprio network internazionale (5) creato con lo scopo di non lasciare il metal estremo in mano a fascisti e nazisti e di creare spazi sicuri per chiunque non appartenga al classico "stereotipo" del maschio bianco etero cis e voglia assistere ad eventi e ascoltare musica senza sorbirsi retorica imbecille e reazionaria.
A Bologna e in alcune regioni italiane sono in particolare attivi i compagni e le compagne di Semirutarum Urbium Cadavera (6) con banchetti, organizzazione di eventi e sostegno alla scena metal locale antifascista.
Tirando le somme, il metal estremo in generale e il black metal in particolare ha al suo interno un cancro molto radicato ma non impossibile da estirpare.
Con l'impegno dei compagni e delle compagne che non vogliono lascare la musica estrema in mano a tali schifosi soggetti, possiamo fare molto per vincere questa piaga che affligge tale scena.
Alla lotta!
(Luca Dalle Donne)
(1) (da un comunicato stampa della Peaceville, etichetta della band al tempo)
(3) (intervista tratta da "Come lupi tra le pecore", di Maspero e Ribaric)