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Continua la lotta all'Esselunga di Biandrate

 


Sono anni che la situazione per centinaia di lavoratori del deposito Esselunga di Biandrate è all’insegna dell’incertezza, in quanto l’azienda ha sempre preferito appaltare il lavoro nei suoi magazzini a cooperative che molto spesso lo hanno dato in subappalto ad altre cooperative.


Nel caso di Biandrate, la cooperativa che si è aggiudicata gli appalti è la Brivio&Viganò, che per anni ha a sua volta subappaltato il lavoro ad una serie di cooperative.

In seguito però ad un decreto di sequestro da parte della Guardia di Finanza all’Esselunga, decreto arrivato anche e soprattutto grazie alle lotte che negli ultimi anni hanno visto protagonisti i lavoratori del deposito, la società ha dovuto imporre alla Brivio&Viganò la fine del sistema del subappalto. La società ha però creato una società parallela, la Brivio&Viganò Services, riproponendo nei fatti lo stesso meccanismo precedente.

Si apre però adesso un grande punto interrogativo per centinaia di lavoratori, in stragrande maggioranza immigrati che si sono trovati dinanzi all’imposizione di firmare un contratto con la Brivio&Viganò Services senza alcuna informativa sulle nuove condizioni contrattuali. Anche per un accordo firmato quasi in segreto da Cgil, Cisl e Uil, nonostante ai cancelli proprio in quei giorni si stessero riunendo decine e decine di lavoratori organizzati dallo Slai Cobas, per pretendere chiarezza riguardo al loro futuro.

Bisogna precisare che né lo Slai Cobas né altre realtà del sindacalismo di base presenti (Si Cobas, Ul Cobas) hanno ricevuto alcuna informativa o invito a partecipare alla contrattazione.

Anche per questo motivo lo Slai Cobas ha richiesto un intervento da parte del locale Ispettorato del Lavoro, rivendicando nel contempo la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori nella discussione e approvazione del nuovo contratto.

Lo Slai Cobas pone come rivendicazioni la settimana lavorativa di 5 giorni, il ticket mensa da 8€, la malattia pagata al 100% e il mantenimento dell'articolo 18. E in ultimo, per evitare di incappare continuamente nel sistema di appalti e subappalti, manifesti o mascherati, l'assunzione di tutti i lavoratori da parte di quell'Esselunga per la quale nei fatti lavorano.

Come Partito Comunista dei Lavoratori continueremo ad essere al fianco dello Slai Cobas e dei lavoratori di Biandrate per la massima unità di lotta delle realtà del sindacalismo di base presenti, contro ogni manovra o trattativa segreta alle loro spalle, perché solo con la lotta i lavoratori possono presentare il conto al padronato e alle burocrazie confederali che troppo spesso li hanno traditi.

Partito Comunista dei Lavoratori - Commissione Sindacale