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Intervista rilasciata dal candidato sindaco del PCL Ermanno Lorenzoni alla rivista BOLOGNA nidi

 

Infanzia e scuola. Parola al candidato sindaco Ermanno Lorenzoni.

31 Maggio 2016
Elezioni-Bologna Il candidato sindaco del partito comunista dei lavoratori è Ermanno Lorenzoni, ex ferroviere oggi in pensione, con alle spalle attività politica “fin da ragazzo”.
Iniziamo con lui una serie di interviste sull'infanzia ai candidati che hanno accolto la nostra richiesta.
 
Il vostro programma elettorale mette in primo piano: l'uscita dal patto di stabilità (quindi dai vincoli di spesa e d'assunzione) a cui sono sottoposti i bilanci delle Pubbliche Amministrazioni. Come?
Mi rendo conto che non è una cosa semplice. Un sindaco deve giurare e rispettare le leggi del paese. Ma il nostro partito ha un punto di riferimento molto preciso non vogliamo rappresentare tutti . Le nostre politiche si concentrano a favore dei lavoratori, in particolare quelli che stanno più soffrendo la crisi.
 
I limiti imposti alle PA hanno un motivo molto preciso: contenere il debito pubblico che è alle stelle, quindi...
Quindi credo che i soldi si possono trovare in altro modo. Se non si vuole assumere il personale pubblico, questo è un altro discorso.
 
I soldi dove si trovano?
Per rimanere in ambito scolastico, ad esempio, possiamo recuperare i finanziamenti alla scuola privata per darli alla scuola pubblica.
 
I finanziamenti che il il comune versa per la scuola privata sono circa 1 mln. Con la stessa cifra, forse, si costruisce un nido. Non è una cifra un po' piccola per assumere e investire?   
Si, è una cifra contenuta ma è un inizio. C'è il “tesoretto” accumulato da questa giunta, di quasi 20 Mln . Con questa risorsa si possono fare molte cose.
 
Il tesoretto è stato creato da un contenimento della spesa pubblica rispettando i limiti imposti dal patto di stabilità...
Il contenimento della spesa è stato possibile sopratutto da tagli sui servizi. Molte economie pubbliche sono state distribuite a privati che non sempre hanno reso economicamente quello che promettevano.
 
Ad esempio?   
Gli esempi non mancano. ACER ha investito soldi pubblici in borsa senza cavarne profitto. La sede del Comune in Piazza Liber Paradisus: è costata al costruttore circa 70 milioni, ma il Comune la pagherà 9 milioni e mezzo l'anno per 28 anni. Il People Mover (al di là della sua utilità effettiva) costerà circa 120 milioni,finanziati quasi tutti dal pubblico (Regione,Tper,Società Aeroporto,pochissimo Marconi Express). Queste ultime non a caso sono due opere in "project financing", un vero e proprio grimaldello per aumentare il debito pubblico e far ingrassare i banchieri.
 
Torniamo ai bambini. Il comune quest'anno ha offerto un servizio estivo che ha un costo settimanale di 80 Euro “come un privato”. Lei come giudica questa scelta?
Penso che l'istruzione dovrebbe essere per tutti e gratuita. E' un bene di prima necessità.
 
Per offrire questi servizi alle maestre è stato chiesto di lavorare a luglio. Ci sono state molte polemiche in proposito, meno attenzione al nuovo contratto al personale, si indeterminato ma con un aumento di ore frontali in aula. Lei cosa ne pensa?
Penso che lavorare a luglio sia possibile, non trovo invece un bene per il personale e i bambini tante ore frontali. Sono un impoverimento per tutti.
 
Infine mensa scolastica: cosa propone?
Credo che internalizzare il servizio sia un maggiore garanzia di qualità e responsabilità per il primo cittadino. Si dovrebbe però aprire una maggior dialogo e una partecipazione più reale con i lavoratori.
 
Pubblicato da Laura Branca a 10:33
Pubblicato da Laura Branca a 10:33
Fonte:http://bolognanidi.blogspot.it/2016/05/infanzia-e-scuola-parola-al-candidato.html#more