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C'est dans la rue que ça se gagne! È nelle strade che si vince!

Francia. Al ballottaggio né Le Pen né Macron

5 Maggio 2017
Contro l'estrema destra, contro le politiche antisociali che la alimentano, imponiamo nelle strade le nostre rivendicazioni!
(Comunicato di Anticapitalisme & Révolution, sinistra dell'NPA)
 Con due candidati totalmente avversari del mondo del lavoro, una cosa è certa: i giovani, i lavoratori e le classi popolari non saranno rappresentate al secondo turno delle elezioni presidenziali. Da una parte, la figlia del miliardario Le Pen, razzista, xenofoba e omofoba. Dall'altra, l'ex banchiere di Rothschild, divenuto consigliere e poi ministro di Hollande, al servizio del progetto più liberale del capitalismo finanziario.

LE PEN, UN PERICOLO MORTALE PER I LAVORATORI

Le Pen tenta di farci credere che lei sta dalla parte degli operai e dei lavoratori, degli sfruttati e degli oppressi. Ci racconta anche che, se eletta, abrogherebbe la legge El Khomri. Ma non dimentichiamo che la scorsa primavera reclamò l'indurimento della loi travail, e chiese la proibizione delle manifestazioni di opposizione a quella legge. Marine Le Pen si è sempre opposta agli scioperi e ai sindacati, perché è dalla parte dei padroni!
È per indebolire il nostro campo sociale che fomenta l'odio contro le popolazioni immigrate al fine di dividere meglio i lavoratori fra di essi. Davanti ai danni causati dalla mondializzazione capitalista, lei propone al padronato di privilegiare la produzione «francese», ripiegando dietro le frontiere nazionali. Ma questa ricetta non risolverà in alcun modo lo sfruttamento crescente che subiamo, e che lei non mette in discussione. Anzi, per mantenere i suoi profitti, il padronato non avrà altra soluzione che attaccare brutalmente i nostri salari e le nostre condizioni di vita.


MACRON SPIANERÀ ANCORA DI PIÙ LA STRADA ALL'ESTREMA DESTRA

Domenica in molti vorranno impedire a Marine Le Pen di essere eletta votando Macron. Ma Macron non sarà in nessun modo una difesa contro l'estrema destra, perché egli è il miglior rappresentante delle politiche d'austerità e di distruzione delle conquiste sociali. Cioè proprio le politiche che sono la causa della crescita del Front National.
Lo stesso Macron che non trovò nulla da dire, l'anno scorso, quando il governo inviava i suoi sbirri a caricare i cortei sindacali e a impedire brutalmente le nostre lotte. Lo stesso ex ministro di Hollande che ha esteso il lavoro di domenica, che ha facilitato i licenziamenti economici, che ha ostacolato il ricorso alle cause di lavoro da parte dei salariati.
Il suo programma, una volta eletto? Porre fine alle 35 ore, abbattere la previdenza sociale, lanciare una nuova offensiva contro le pensioni, licenziare 120.000 dipendenti pubblici, completare la distruzione del Codice del lavoro. E per evitare qualsiasi tipo di opposizione alla sua politica, prevede anche di governare per «ordinanze», cioè senza neanche passare per il Parlamento. Una sorta di 49.3 permanente! (1)


RIPRENDIAMO L'OFFENSIVA CON GLI SCIOPERI E NELLE STRADE

Quale che sarà il candidato antioperaio che uscirà vincitore questa domenica, non potremo contare che su noi stessi per difendere i nostri diritti e imporre le nostre rivendicazioni.
La sola soluzione per combattere l'estrema destra e impedirle di arrivare al potere è una controffensiva del mondo del lavoro e della gioventù che spazzi via senza riserve il potere della classe dirigente e di tutti i suoi servi politici. La sola soluzione è un giugno 1936 o un maggio 1968 che vada fino in fondo, per mettere fine allo sfruttamento e all'oppressione del sistema capitalista.
Per preparare questo scontro, per organizzare il nostro campo sociale contro i padroni e i ricchi, abbiamo bisogno di raggruppare le nostre forze, di partecipare a tutte le mobilitazioni che sostengono che la soluzione non solamente non potrà essere né quella di Le Pen né quella di Macron, ma che verrà da noi, dalle nostre lotte e dalla nostra capacità di prendere la nostra sorte nelle nostre mani. È questo il senso dell'appello a manifestare l'8 maggio ovunque potremo, rivolgendoci alle organizzazioni e ai gruppi «del fronte sociale», per ripetere che è nelle strade che si vince!




Note:

(1) L'articolo 49.3 del Titolo Quinto della Costituzione francese prevede il ricorso da parte del governo ad una procedura di adozione d'urgenza di una legge evitando la discussione ed il voto parlamentare. Il governo Valls se ne è servito per far passare la famosa Legge El Khomri.
Anticapitalisme & Révolution