La grillina riminese Franchini difende Forza Nuova, in quanto al
movimento fascista sarebbe stato "inibito il diritto di manifestare
costituzionalmente garantito". L'agibilità ai fascisti, così
dichiaratamente e sfacciatamente data dal Movimento 5 Stelle, è ormai
qualcosa che non ha più nulla di tragicomico. Non c'è nulla da ridere.
Il fascismo storicamente non ha mai preso il potere con dei colpi di
stato, ma come insegnano le ascese di Hitler e Mussolini, furono proprio
i partiti più conservatori a dare agibilità politica ai fascisti. Noi
del PCL siamo stati i primi critici del M5S, mentre altri anche a
sinistra dichiaravano che "...è un partito di sinistra...nel movimento
ci sono anche i "compagni"...". Nel Movimento 5 Stelle, un movimento
padronale che ha dei capò ben noti, ci sono attivisti che ormai non
hanno nulla di sinistra, tantomeno si dichiarano antifascisti. Con
queste organizzazioni non si può interloquire e nemmeno intavolare
alcuna discussione o costruzione politica a sinistra.
Il
Partito Comunista dei Lavoratori ha sempre denunciato la natura
reazionaria del movimento di Grillo e Casaleggio. Questo movimento non
può che tradire le ragioni dell'antifascismo, dell'antirazzismo
(ricordiamo le aperture di Grillo a Casa Pound e la politica estera anti
immigrazione del movimento di Grillo e Casaleggio). La sinistra deve
prendere le distanze dai grillini, anche quelli "dal volto pulito", ma
che nascondono le ragioni dell'opportunità politica in vista delle
prossime elezioni comunali riminesi. Opportunismo che si declina da un
lato, come visto, nel tentativo di "normalizzazione" dei neofascisti,
dall'altro negli spot pubblicitari dell'on. Giulia Sarti che si erge a
paladina e interlocutrice privilegiata delle istanze dei movimenti per
la casa, come visto recentemente nella vicenda di Casa Madiba.