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Francia: no al licenziamento di Gaël!


Il nostro compagno Gaël Quirante è vittima di rappresaglia. Noi stiamo con lui contro la violenza padronale!

13 Marzo 2018
Uno dei dirigenti di Anticapitalisme & Révolution - corrente di sinistra dell'NPA - e membro dell’opposizione di sinistra all'interno della Quarta Internazionale (ex Segretariato Unificato) nonché attivista del Front Social, il compagno Gaël Quirante, è da anni al centro di un abuso disciplinare e penale sul posto di lavoro da parte delle Poste, a causa della sua attività sindacale combattiva come funzionario del sindacato Solidaires-SUD Poste 92.
Dal 2010 le Poste tentano di licenziarlo e, altrettante volte, tali procedure sono state giuridicamente respinte. Oggi, grazie ad un ricorso amministrativo, la procedura si riapre e l’ultima parola a breve spetterà all’attuale ministro del Lavoro del governo Macron, Muriel Penicaud.
Giuridicamente la sua situazione non lascia dubbi: Gaël non può essere licenziato. Si tratta perciò di una decisione politica.
Di conseguenza il nostro compagno continuerà ad intervenire sul luogo di lavoro forte della legittimità sindacale e della legittimità politica che lo contraddistinguono, per anni di presenza e promozione in vertenze combattive accanto ai suoi colleghi e alle sue colleghe, per il ruolo di iniziativa che lui e i compagni di Anticapitalisme & Révolution portano avanti nelle mobilitazioni che hanno attraversato il paese e che attualmente proseguono contro un governo che continua il progetto, iniziato con la Loi Travail, di offensiva e distruzione dei diritti sociali e delle conquiste della classe operaia.
Per queste ragioni, per il percorso politico che condividiamo, per la lotta che mettiamo in campo quotidianamente anche in Italia contro il clima di repressione violenta dei movimenti, del mondo del sindacalismo combattivo che non vuole piegare la testa davanti alle politiche padronali qui come in Francia e dappertutto, con forza partecipiamo alla campagna di mobilitazione e sostegno internazionale al nostro compagno Gaël.

Contro la violenza padronale verso le compagne e i compagni che lottano, per un fronte unico contro la repressione, il Partito Comunista dei Lavoratori sta con Gaël!


Invitiamo le compagne e i compagni ad attivarsi nei modi seguenti per essere partecipi della solidarietà e della mobilitazione per Gaël:
- Visitare, condividere la pagina fb per gli aggiornamenti (https://www.facebook.com/nonaulicenciementdegaelquirante/)
- Firmare e condividere la petizione (https://www.change.org/p/non-au-licenciement-de-ga%C3%ABl-regroupons-nous-contre-lanrepressiona-la-poste-et-ailleurs)
- Inviare alla pagina fb di cui sopra il massimo di foto/video, singolarmente o meglio in gruppo, con cartello "Non au licenciement de Gaël’’
- Condividere i testi della mozione di sostegno e della petizione, di seguito riportati nelle versioni in italiano



Mozione di sostegno

Gaël Quirante, segretario dipartimentale di SUD Activités Postales 92 (sindacato lavoratori postali) sta subendo un abuso disciplinare e penale totalmente ingiustificato.
Come altre/i militanti del movimento sociale, è colpito da una repressione che costituisce un attentato ai diritti democratici delle lavoratrici e dei lavoratori. 
Se rischia di essere licenziato, è in ragione della sua attività di rappresentante sindacale.
Come Partito comunista dei Lavoratori, noi chiediamo di rispettare la decisione dell’Ispettorato del Lavoro e quindi di non licenziare Gaël Quirante.


Petizione

No al licenziamento di Gaël: uniamoci contro la repressione alle Poste e altrove!
Gaël Quirante, segretario dipartimentale di SUD Activités Postales 92 (sindacato dei lavoratori delle Poste) e militante del Front social, è vittima di un'autentica vessazione disciplinare: dieci tentativi di licenziamento in quattordici anni, e una serie di sospensioni dal lavoro per un totale di quasi un anno.
Le Poste avevano infatti tentato di licenziarlo nel 2010 con l'accusa di sequestro per la partecipazione ad un'occupazione della direzione dipartimentale delle Poste: il suo licenziamento venne successivamente respinto dall'Ispettorato del Lavoro nel 2010, dal Ministero del Lavoro nel 2011, infine dal Tribunale Amministrativo nel 2014.
Ad aprile scorso la Corte d'Appello del Tribunale Amministrativo di Versailles ha annullato le tre precedenti decisioni, cosa che ha comportato la riapertura dell'intera procedura! L'Ispettorato del Lavoro ha nuovamente rigettato il suo licenziamento, ma ormai sarà la Sig.ra Penicaud, Ministro del Lavoro ed ex responsabile delle risorse umane di Danone, a decidere della vicenda di Gaël!
La nostra mobilitazione deve impedire il suo licenziamento!
Le Poste hanno deciso di colpire duramente le compagne e i compagni combattivei. Nel 2005 lo schieramento del GIPN (Gruppi di intervento della Polizia Nazionale) contro i lavoratori del centro di smistamento di Bègles-Bordeaux in sciopero ha rappresentato l'inizio di questa offensiva. In seguito, i procedimenti disciplinari e penali, i licenziamenti, le sanzioni disciplinari contro i sindacalisti e in maniera diffusa contro tutti coloro che rifiutano di abbassare la testa, si sono moltiplicati. Dal 2012 la somma delle sanzioni implicanti la sospensione dal lavoro ha raggiunto i dieci anni nei confronti dei militanti SUD e CGT (sindacati francesi) solo nell'Ile- de-France (area metropolitana di Parigi), e i quattordici anni dal 2010! Quattro militanti sindacali della regione dell'Haute-de-Seine furono messi in detenzione in pieno sciopero nel 2014. Solamente a Olivier Rosay é stata comminata la sospensione dalle funzioni per un totale di 69 mesi! Nella regione dell'Hauts-de-Seine, inoltre, il funzionario sindacale Yann Le Merrer è stato revocato, e poi messo in aspettativa dopo che il suo datore era stato obbligato a reintegrarlo.
Oggi questa logica repressiva colpisce l'insieme del mondo del lavoro: più di quattromila procedimenti disciplinari o penali intentati contro lavoratori in sciopero o manifestanti dal movimento del 2016 contro la Loi Travail.
Ma questa repressione viene combattuta, che riguardi le pene di reclusione per gli ex lavoratori Goodyear, le violenze della polizia nei quartieri popolari, gli accusati del processo del Quai de Valmy, la PSA Poissy o il caso di Loïc Canitrot della Compagnie Jolie Môme, per esempio. Se c'è un'ondata di repressione in atto, c'è anche un fronte di resistenza. Invitiamo all'unità di tutti i casi di repressione per essere in grado di mettere fine all'attuale offensiva. Se uniamo le forze, possiamo vincere!
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