Massima solidarietà alle e ai 220 lavoratrici e lavoratori colpiti dal possibile licenziamento
Il Partito Comunista dei
Lavoratori esprime la massima solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della
Ex Saeco di Gaggio Montano
Sono le ennesime vittime di un padrone “prendi i soldi e scappa”.
È la logica del fare
profitto con la rapina sociale, quella stessa che i governi borghesi si
apprestano sempre a tutelare quando si preoccupano di rendere il Paese “appetibile
agli investimenti stranieri”.
Vediamo bene di cosa si
tratti: razzie da pirati, null’altro.
Allora alle lavoratrici e
ai lavoratori colpiti dalla violenza padronale, e da azionisti che come
briganti operano nell’ombra, diciamo le stesse cose che diciamo alle operaie e
agli operai della Whirpool.
Non fidatevi di chi cerca
di prendervi in giro come il governatore Bonaccini, che oggi dimostra indignazione
vi esprime la sua pelosa solidarietà, domani come sempre, dentro il proprio Partito
proseguirà il sostegno al governo del banchiere Draghi, quello, per intendersi
dello sblocco dei licenziamenti e dell’attacco alle pensioni.
Come abbiamo affermato riguardo alla Whirlpool
di Napoli, la soluzione operaia
deve essere un’altra:
l'occupazione dell'azienda da parte degli operai e la rivendicazione
la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende
che licenziano.
Invece che inseguire un negoziato a perdere in ordine sparso con governo
e padroni, i sindacati devono unire le centinaia di vertenze a difesa del
lavoro che attraversano l'Italia, per trasformarle in un’unica grande vertenza:
per ripartire fra tutti il lavoro che c'è attraverso la riduzione generale
dell'orario, a parità di paga.
Queste rivendicazioni non possono e non devono restare isolate;
centinaia di delegati di diversa appartenenza sindacale la stanno promuovendo
attraverso un appello
nazionale.
Il Partito Comunista dei Lavoratori mette tutte le proprie disponibilità
al servizio di questa battaglia. Chiede a tutte le organizzazioni sindacali che
parlano a nome della classe lavoratrice di farla propria. Chiede a tutti i
circuiti di avanguardia di unire nell'azione le proprie forze attorno alla
rivendicazione della nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo
operaio.
Chiede alla sinistra di opposizione del territorio di Bologna di battere
un colpo e di dare riscontro all’appello all’unità di azione che le abbiamo
rivolto con la nostra “Lettera
aperta”
Resta in ogni caso una considerazione di fondo. Solo un governo dei
lavoratori e delle lavoratrici può spazzare via la classe degli azionisti
parassiti e riorganizzare la società su basi nuove. Solo la lotta per un
governo dei lavoratori e delle lavoratrici può tutelare il lavoro e fare
avanzare gli operai.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Sez. di Bologna