♠ in Catalogna,colpo di stato,consolati spagnoli,franchismo,il Manifesto,indipendenza,leghismo,manifetsazioni,Rajoy,sinsitre italiane,Stati Uniti Socialisti d'Europa at 15:20
Le misure annunciate dal
governo Rajoy contro la Catalogna sono inaudite. Dopo aver scagliato la
Guardia Civil contro persone inermi in coda per votare nel referendum
del primo Ottobre, dopo aver arrestato i massimi esponenti del movimento
indipendentista con l'accusa di sedizione, il governo spagnolo annuncia
la destituzione del governo catalano, il commissariamento del
Parlamento di Catalogna, la cancellazione della TV catalana, lo
scioglimento dei Mossos e il loro rimpiazzo con forze militari di
Madrid.
Si tratta di un vero e proprio colpo di Stato, con metodi di tradizione franchista.
Il Partito Popolare che si appresta a varare tali misure ha appena l'8,5% dei voti in Catalogna. Ma può contare sul sostegno compatto della monarchia, del Psoe, della magistratura, dell'esercito, dei corpi di polizia, del capitale finanziario, delle cancellerie dell'Unione Europea. Tutti uniti contro il diritto di autodeterminazione della nazione catalana, per paura della diffusione del contagio presso altre nazionalità oppresse di Spagna e d'Europa.
E' l'ora della mobilitazione al fianco del popolo Catalano.
Tutte le sinistre italiane hanno il dovere di un pronunciamento netto e incondizionato contro il colpo di Stato di Madrid. Il colpo di Stato di Madrid chiarisce una volta di più la natura oppressiva della Spagna verso la Catalogna. Chiarisce una volta di più le ragioni democratiche e progressive della volontà di indipendenza del popolo catalano dalla Spagna. Le posizioni ecumeniche assunte da tanta parte della sinistra italiana (“ Nè con la Spagna, né con la Catalogna”), o addirittura l'assimilazione demenziale della ribellione catalana al leghismo reazionario di casa nostra ( Il Manifesto), sono smentite clamorosamente dall'evidenza dei fatti. Tra uno Stato che opprime e una nazionalità politicamente oppressa, non si può essere equidistanti. Persistere tanto più oggi nella equidistanza sarebbe complicità con l'oppressione.
Facciamo appello a tutte le sinistre italiane- politiche, sindacali, associative, di movimento- per la più ampia mobilitazione a difesa della Catalogna contro la reazione spagnola. Portiamo la protesta sotto tutti i consolati spagnoli in Italia. No al colpo di Stato di Rajoy! Giu' le mani dalla Catalogna!
Nella mobilitazione unitaria a difesa della Catalogna contro il governo reazionario di Madrid porteremo la posizione indipendente dei comunisti rivoluzionari, già argomentata a più riprese su questo stesso sito:
- Immediata proclamazione della Repubblica Catalana.
- Abolizione del debito pubblico della Catalogna verso la Spagna.
- Nazionalizzazione delle banche catalane, senza indennizzo per i grandi azionisti, a tutela dei piccoli risparmiatori.
- Requisizione delle imprese in fuga dalla Catalogna sotto il controllo dei lavoratori.
- Appello al proletariato spagnolo per una mobilitazione comune contro il governo reazionario di Madrid.
- Organizzazione dell'autodifesa di massa catalana contro la repressione spagnola.
- Sviluppo delle strutture di autorganizzazione di classe e di massa, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, nei quartieri e loro centralizzazione democratica.
Per una Repubblica socialista di Catalogna nella prospettiva degli Stati Uniti Socialisti d'Europa.
Si tratta di un vero e proprio colpo di Stato, con metodi di tradizione franchista.
Il Partito Popolare che si appresta a varare tali misure ha appena l'8,5% dei voti in Catalogna. Ma può contare sul sostegno compatto della monarchia, del Psoe, della magistratura, dell'esercito, dei corpi di polizia, del capitale finanziario, delle cancellerie dell'Unione Europea. Tutti uniti contro il diritto di autodeterminazione della nazione catalana, per paura della diffusione del contagio presso altre nazionalità oppresse di Spagna e d'Europa.
E' l'ora della mobilitazione al fianco del popolo Catalano.
Tutte le sinistre italiane hanno il dovere di un pronunciamento netto e incondizionato contro il colpo di Stato di Madrid. Il colpo di Stato di Madrid chiarisce una volta di più la natura oppressiva della Spagna verso la Catalogna. Chiarisce una volta di più le ragioni democratiche e progressive della volontà di indipendenza del popolo catalano dalla Spagna. Le posizioni ecumeniche assunte da tanta parte della sinistra italiana (“ Nè con la Spagna, né con la Catalogna”), o addirittura l'assimilazione demenziale della ribellione catalana al leghismo reazionario di casa nostra ( Il Manifesto), sono smentite clamorosamente dall'evidenza dei fatti. Tra uno Stato che opprime e una nazionalità politicamente oppressa, non si può essere equidistanti. Persistere tanto più oggi nella equidistanza sarebbe complicità con l'oppressione.
Facciamo appello a tutte le sinistre italiane- politiche, sindacali, associative, di movimento- per la più ampia mobilitazione a difesa della Catalogna contro la reazione spagnola. Portiamo la protesta sotto tutti i consolati spagnoli in Italia. No al colpo di Stato di Rajoy! Giu' le mani dalla Catalogna!
Nella mobilitazione unitaria a difesa della Catalogna contro il governo reazionario di Madrid porteremo la posizione indipendente dei comunisti rivoluzionari, già argomentata a più riprese su questo stesso sito:
- Immediata proclamazione della Repubblica Catalana.
- Abolizione del debito pubblico della Catalogna verso la Spagna.
- Nazionalizzazione delle banche catalane, senza indennizzo per i grandi azionisti, a tutela dei piccoli risparmiatori.
- Requisizione delle imprese in fuga dalla Catalogna sotto il controllo dei lavoratori.
- Appello al proletariato spagnolo per una mobilitazione comune contro il governo reazionario di Madrid.
- Organizzazione dell'autodifesa di massa catalana contro la repressione spagnola.
- Sviluppo delle strutture di autorganizzazione di classe e di massa, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, nei quartieri e loro centralizzazione democratica.
Per una Repubblica socialista di Catalogna nella prospettiva degli Stati Uniti Socialisti d'Europa.