18 e 19 dicembre: iniziative territoriali in tutta Italia del patto d'azione anticapitalista
Il 18 e 19 dicembre il patto d'azione anticapitalista terrà iniziative in tutta Italia, prevalentemente davanti alle strutture ospedaliere, attraverso presidi, manifestazioni, volantinaggi, per difendere la salute e la vita delle proletarie e dei proletari, per far pagare ai padroni i costi della crisi.
Il PCL, che è parte del patto d'azione, partecipa e invita a partecipare alle iniziative previste.
La seconda ondata della pandemia ha messo a nudo la crudeltà classista della società borghese e dei governi che l'amministrano. Dopo le promesse solenni nella primavera scorsa del “nulla sarà come prima”, tutto è rimasto come prima. È saltato il sistema di tracciamento, mancano ovunque medici e infermieri, la medicina territoriale è scomparsa, gli ospedali restano sottoposti a una pressione travolgente, a partire dai pronto soccorso. Il risultato è il numero di morti per Covid più alto d'Europa, cui vanno aggiunti i morti per Covid non registrati come tali, e i morti per altre patologie (cardiache o tumorali) che non hanno potuto essere curate per via del crollo delle strutture sanitarie.
Perché tutto questo? Perché per decenni i governi borghesi di tutti i colori hanno tagliato 37 miliardi alla sanità pubblica per ingrassare la sanità privata, che vola in Borsa, e per pagare il debito pubblico alle banche, italiane in primis. Le stesse banche che proprio oggi riprendono a distribuire lauti dividendi ai propri azionisti.
Parallelamente, se i capitalisti attendono la manna europea e annunciano una valanga di licenziamenti, milioni di lavoratori e lavoratrici continuano a lavorare e produrre in condizioni di supersfruttamento, senza rinnovo di contratto, senza condizioni minime di sicurezza. Mentre i portavoce più cinici dei capitalisti, come nel caso di Confindustria Marche, arrivano a dichiarare pubblicamente che la produzione di profitto viene prima del diritto alla vita. Che non è affatto una frase dal sen fuggita, ma esattamente ciò che pensano i padroni. Sono gli stessi che nel marzo scorso si opposero alla zona rossa in Val Seriana, con la conseguenza del più alto tasso di contagio e di morti a livello mondiale.
Difendere la salute significa liberare l'umanità dalla dittatura di questa classe.
- Assumere 100.000 medici e infermieri nel servizio sanitario pubblico
- Riaprire i duecento ospedali soppressi e ricostruire la medicina territoriale
- Raddoppiare l'investimento nella sanità pubblica, finanziandolo con una patrimoniale straordinaria di almeno il 10% sul 10% più ricco
- Nazionalizzare la sanità privata e l'industria farmaceutica, senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori e delle lavoratrici
- Screening e tamponi gratuiti per i salariati nelle fabbriche e nelle aziende
- Per il controllo dei lavoratori e delle lavoratrici sulle condizioni di sicurezza in ogni luogo di lavoro
Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici. Il solo che possa realizzare l’insieme di queste misure di svolta.