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Avanti con il fronte dei lavoratori combattivi

 


Per una risposta di classe e rivoluzionaria alla crisi capitalistica

L’assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattive, che si è tenuta nella giornata di domenica 27 settembre presso lo spazio Dumbo di Bologna, ha visto una grande partecipazione di lavoratori provenienti dalle più svariate realtà sindacali e autorganizzate e da diversi settori di lavoro, come il metalmeccanico, la logistica, la sanità e l’istruzione. L’idea di quest’assemblea è nata a metà luglio, durante una prima assemblea di lavoratori tenutasi presso la sede bolognese del SiCobas, dalla necessità e dall’esigenza di andare verso quest’autunno, nel quale sono previsti più di 2 milioni di licenziamenti, con una proposta al tempo stesso conflittuale e unitaria, cercando di evitare per quanto possibile gli scioperi rituali e troppo spesso a compartimenti stagni proclamati dalle più svariate organizzazioni, soprattutto del sindacalismo di base. Un’esigenza sentita e ribadita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori, in buona parte immigrati, che hanno reso l’assemblea di domenica partecipata e combattiva.

Si sono succeduti circa una sessantina di interventi, dei quali una parte di militanti del PCL, in cui sono stati affrontati temi centrali per lo sviluppo dell’unità dei lavoratori e delle lavoratrici su basi di classe, a partire da azioni che siano in grado di coniugare la lotta sindacale a quella politica su basi anticapitaliste. Dalle lotte per il salario e dalle esigenze immediate della classe lavoratrice alla messa in discussione del sistema dominante, lavorando per lo sviluppo della coscienza dei lavoratori e per la comprensione dell’esigenza di alternativa di società. Da più compagni e compagne intervenute è arrivato il messaggio della esigenza di condurre lotte che mirino al contesto internazionalista con processi di convergenza su temi di carattere almeno europeo.

Un aspetto assolutamente positivo sta nel fatto che all’interno dell‘assemblea siano intervenute le compagne che hanno dato vita al Comitato 23 settembre (dalla data del presidio organizzato dal SI COBAS al tribunale di Bologna durante il processo per il femminicidio di Atika Gharib), un comitato di compagne appartenenti a varie sigle sindacali e organizzazioni, alla cui costruzione diverse nostre militanti partecipano attivamente. Il comitato 23 settembre è stato anche presente alla manifestazione di Modena del 3 ottobre con un proprio spezzone e con proprio volantino

È stata ribadita da molti l’esigenza di una mobilitazione generale e unitaria, convenendo sulla necessità di preparare tale momento con pazienza e attraverso un confronto continuo, con assemblee e iniziative sui territori, partendo dalla manifestazione nazionale del 3 ottobre in solidarietà con le centinaia di lavoratori della Italpizza di Modena vittime di denunce, per proseguire poi con una giornata nazionale di lotta sui territori sabato 24 ottobre.

Del Partito Comunista dei Lavoratori sono intervenuti i seguenti compagni e compagne:

Vincenzo Cimmino (FLC, scuola, Milano)
Luca Scacchi (FLC, università, Aosta)
Lorenzo Mortara (FIOM, Ykk, Vercelli)
Luigi Sorge (FIOM, FCA, Cassino)
Donatella Ascoli (FILCAMS, Musei Civici, Venezia).
Elder Rambaldi (FP, vigili del fuoco, Venezia)
Elena Felicetti (FLC, scuola, Pavia)
Francesco Doro (FILCTEM, chimici, Venezia)
Renato Pomari (FIOM, IBM, Milano)
Giovanni Ferraro (FP, sanità privata, Avellino)

Riccardo Spadano (SGB Ordine degli Ingegneri Roma)

Partito Comunista dei Lavoratori - Commissione Sindacale