Il coordinamento nazionale delle sinistre di opposizione, nato a Roma il 7 dicembre, sostiene la giornata nazionale promossa dall'Assemblea dei lavoratori e lavoratrici combattivi/e tenutasi a Bologna il 27 settembre. Ne condivide le rivendicazioni, a partire dalla riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga e dalla patrimoniale sulle grandi ricchezze. Ne condivide l'impianto unitario, cioè la ricerca della più ampia unità d'azione tra tutte le organizzazioni della sinistra di classe, politica e sindacale, fuori da ogni logica autocentrata e settaria. È la stessa impostazione su cui si è mosso il nostro coordinamento nell'ultimo anno.
La nuova grande crisi capitalistica, la seconda ondata della pandemia, l'offensiva frontale di Confindustria contro le condizioni del lavoro, a partire dal rifiuto di rinnovare i contratti, promuovono un nuovo livello di scontro tra capitale e lavoro, sul piano nazionale e internazionale. Ciò a fronte di una subalternità organica delle burocrazie sindacali al governo Conte e al padronato. Tutto ciò rende tanto più indispensabile unire l'azione di tutte le organizzazioni dell'avanguardia di classe attorno a una politica di fronte unico, di classe e di massa, in contrapposizione all'europeismo liberale borghese come al nazionalismo sciovinista e sovranista, di chiara marca reazionaria.
Ci pare che il patto d'azione per un fronte unico anticapitalista, cui alcune organizzazioni del nostro coordinamento partecipano organicamente, si muova nella giusta direzione dell'unità di classe attorno alle ragioni indipendenti del lavoro. Per questo aderiamo alla giornata nazionale del 24 ottobre e alle iniziative territoriali promosse, convinti che la politica del fronte unico, politico e sindacale, comporti innanzitutto la ricerca della massima unità d'azione tra le organizzazioni che la condividono e la praticano.
Coordinamento delle sinistre di opposizione